"Ha visto alfine la luce, dopo un tormentoso e tormentato iter parlamentare, la legge di riforma della responsabilità sanitaria. Parto non poco sofferto, dietro i cui significanti, rappresentati da ciascuna delle disposizioni approvate in seconda lettura alla Camera, pare celarsi un chiaro significato, che tutto permea di sé la silenziosa filosofia dell'intera riforma: l'Impero del Lebendesrecht (di forma e di sostanza) giurisprudenziale volge al tramonto, s'annuncia l'avvento della Repubblica della Norma positiva (né altro senso potrebbe attribuirsi a quel buffo calembour previsto, in guisa di singolare 'norma di chiusura', dal comma 5 dell'art. 7, malcelato presagio d'un'oscura minaccia: «le disposizioni del presente articolo costituiscono norme imperative ai sensi del codice civile») (sic !). Una novella i cui echi paternamente consolatori della spaurita classe medica risuonano nel cuore pulsante dell'art. 7, atteso e agognato rimedio allo sguardo di Medusa della 'medicina difensiva', definitivo ritorno ad un salutare doppio binario di responsabilità (con cui parrebbe coniugarsi l'alta velocità del rito sommario), sperabile contenimento dei costi assicurativi, auspicato ridimensionamento dei temutissimi risarcimenti 'non patrimoniali', stretti nella camicia di Nesso di numeri e tabelle. Ecco un primo libro approfondito di analisi sia sistematica sia pratica, curato dal prof. Claudio Consolo di Roma, nato nello Istituto giuridico della Sapienza." (dalla prefazione di Giacomo Travaglino).
Il Commentario Ipsoa-Wolters Kluwer, giunto alla sua sesta edizione sull'arco di venti anni (la prima è del 1997, cui sono seguite quelle del 2000, 2007, 2010 e 2013), non cresce più quantitativamente, ma cerca ulteriormente di migliorarsi: internamente, con commenti che mirano a fornire un esaustivo e al contempo sintetico quadro dottrinale (formante spesso negletto nella prassi, eppure ancora fecondo) e giurisprudenziale (non solo di legittimità, ma anche di merito), con particolare attenzione alle questioni processuali più rilevanti e frequenti, di sui si offre una analitica ricostruzione; sia pure nella forma."