Da alcuni anni il paradigma della recovery registra una straordinaria diffusione nei linguaggi delle politiche sanitarie, delle pratiche dei servizi e della ricerca nel campo della salute mentale. Il volume raccoglie e integra contributi di alcuni fra i più noti protagonisti del movimento internazionale per la recovery e offre per la prima volta al lettore italiano una panoramica sintetica ma esaustiva dei suoi vari aspetti. In questo approccio alla malattia mentale il focus è centrato sulla restituzione al paziente dell'esercizio della scelta e dell'autodeterminazione. Il risvegliarsi della speranza, un rinnovato senso di sé e del proprio destino rappresentano i temi centrali della recovery e si traducono in una nuova assunzione di responsabilità rispetto a se stessi, alla malattia, alla società.
Per oltre trent'anni, Ken Steele ha vissuto l'esperienza devastante della "schizofrenia". È stato torturato da voci che gli ordinavano di uccidersi, soggiogato dalle convinzioni sull'ostilità del mondo nei suoi confronti. Il suo è il racconto di un percorso lungo e doloroso verso una guarigione che sembrava irraggiungibile. Un'odissea che ha trovato come approdo finale l'impegno civile a sostegno dei diritti delle persone con esperienze analoghe. Quando le voci sono scomparse, Ken Steele ha infatti dedicato gli ultimi anni di vita a sviluppare il movimento "I vote, I count" che ha consentito a più di 20.000 pazienti di registrarsi come elettori e di costituirsi come gruppo di pressione per modificare la legislazione psichiatrica degli Stati Uniti.