Per oltre trent'anni, Ken Steele ha vissuto l'esperienza devastante della "schizofrenia". È stato torturato da voci che gli ordinavano di uccidersi, soggiogato dalle convinzioni sull'ostilità del mondo nei suoi confronti. Il suo è il racconto di un percorso lungo e doloroso verso una guarigione che sembrava irraggiungibile. Un'odissea che ha trovato come approdo finale l'impegno civile a sostegno dei diritti delle persone con esperienze analoghe. Quando le voci sono scomparse, Ken Steele ha infatti dedicato gli ultimi anni di vita a sviluppare il movimento "I vote, I count" che ha consentito a più di 20.000 pazienti di registrarsi come elettori e di costituirsi come gruppo di pressione per modificare la legislazione psichiatrica degli Stati Uniti.