La storia è sempre stato uno dei temi più discussi nel contesto del movimento fenomenologico. In questo volume si presentano due importanti testi che l'affrontano: uno scritto di Husserl per la prosecuzione de La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale in cui si esamina il metodo storiografico alla luce dell'approccio fenomenologico; e un saggio di Jacob Klein sul modo in cui il metodo fenomenologico può contribuire allo studio della storia della scienza nella sua transizione dall'epoca greca antica a quella europea moderna. Le due traduzioni sono introdotte da due saggi originali rispettivamente di Daniele De Santis e Danilo Manca che le contestualizzano e discutono.
Agostino Gemelli (1878-1959) prese parte alla Prima guerra mondiale nella triplice veste di cappellano militare, medico e direttore del Laboratorio psicofisiologico del Comando supremo dell'esercito. Nei suoi scritti la guerra diviene complessa metafora di una modernità sospesa fra scienza e religione. I saggi di Gemelli qui pubblicati illustrano la nascita e lo sviluppo della psicologia del soldato e la rilevanza che questa ebbe nel progressivo rafforzamento istituzionale e scientifico della psicologia, ma contengono anche le linee guida di quel rinnovamento neotomista della dottrina cattolica, il cui fine ultimo consisteva nel ridefinire la sfera esistenziale dell'uomo moderno attraverso un nuovo percorso pedagogico e culturale.