Quali effetti produce l'applicazione della logica manageriale alle professioni che operano nel settore dei servizi sociali? Il tema è stato finora oggetto di numerose analisi teoriche, ma di pochissimi studi empirici. Questo volume colma perciò una lacuna importante. Esso dà conto di una ricerca in cui si integrano le basi teoriche, che attingono alla sociologia delle professioni e al dibattito sulle trasformazioni del lavoro nella pubblica amministrazione, con fonti documentali e 60 interviste ad assistenti sociali, educatori, operatori sociosanitari, impiegati amministrativi e dirigenti dei servizi sociali in due contesti urbani dell'Italia settentrionale. All'interno del volume, un'attenzione particolare è stata dedicata alla professione dell'assistente sociale. L'analisi che ne emerge evidenzia come le spinte neoliberiste, che tendono a ridurre la componente pubblica nel settore e a introdurre con forza una logica economico manageriale che punta a una maggiore efficienza, comportano il rischio di deprofessionalizzazione e generano disagi e tensioni. Infatti, se la dirigenza ha promosso un managerialismo di vecchio stampo, fondato più sul controllo gerarchico che sull'attenzione alla logica professionale, le professioni coinvolte non hanno finora manifestato quei comportamenti proattivi e propositivi che altre professioni, in condizioni analoghe, hanno saputo sviluppare.
Se è indubbio che chi opera nei servizi sociali ha quotidianamente al centro delle proprie riflessioni e decisioni il "che cosa fare" e con quali strumenti e conoscenze tecniche realizzarlo, è altrettanto vero che i migliori obiettivi e professionalità restano astratti se non sono tradotti in attività ben coordinate. La regolazione organizzativa costituisce la genesi e il divenire delle attività concrete; essa concerne aspetti come la divisione dei compiti, le modalità e i tempi di svolgimento, le informazioni e le comunicazioni per lo svolgimento, gli incentivi per il coinvolgimento, la formazione e vari altri aspetti. Gli assistenti sociali non sono solo dei professionisti detentori di saperi tecnici specialistici; quotidianamente sono anche degli operatori organizzativi, che applicano e producono regole per coordinare attività rivolte a obiettivi di varia specie e diversa complessità, che intrattengono relazioni mutevoli ed eterogenee con operatori di altri servizi, che valutano il loro operato in termini di efficacia, legittimità e di aderenza a standard di varia provenienza. Il testo, rivolto a studenti e a practitioner, intende fornire da un lato strumenti per interpretare questo quotidiano "lavoro di regolazione organizzativa", tratti dalla miglior letteratura teorica; dall'altro porta l'attenzione su alcuni temi e contenuti specifici connessi a tale regolazione.