Le riflessioni di alcuni dei più significativi teologi della Chiesa Orientale a favore dell'iconografia, l'arte di rappresentare il divino e le realtà celesti.
È possibile rappresentare Dio? Racchiuderlo in un'immagine? Questa è la domanda che si trova alla base dell'iconografia, l'arte di rappresentare l'ineffabile divino. La risposta a questa domanda ha suscitato nei secoli le posizioni più diverse, fino a sfociare in vere e proprie lotte tra iconoclasti, contrari, e iconoduli, fautori delle sacre rappresentazioni. In questo secondo volume ci si sofferma in modo specifico sull'esperienza occidentale che, pur nascendo da quella orientale, ha seguito vie e raggiunto risultati piuttosto diversi. A partire da antichi testi non soltanto teologici, ma anche storici e normativi la riflessione si sviluppa alla ricerca del valore più profondo dell'arte sacra occidentale.
Siano perfetti nell'unità: è il desiderio del cuore stesso di Cristo, espresso ai suoi apostoli durante l'Ultima Cena. Il cammino dell'unità, il vero ecumenismo, non può esistere senza conoscenza reciproca. Ecco un agile manuale per iniziarne la realizzazione: il Cristianesimo pratico è un catechismo ortodosso scritto da una delle figure più eclettiche e importanti del mondo orientale, il metropolita Ilarion Alfeev, che si rivolge a quanti desiderano avvicinarsi alla fede, siano essi già battezzati o ancora lontani, a chi fatica a capire o non conosce le principali verità cristiane, a chi cerca una guida morale e di fede nel mondo contemporaneo. Un compendio di istruzione spirituale per cristiani ortodossi ma anche cattolici, accessibile e aperto, realmente adatto ai tempi moderni.
Un agile compendio ortodosso sulle principali verità cristiane adatto per i nostri tempi.
Si conclude con questo terzo volume la raccolta di testi scelti dei Padri della Chiesa Occidentale, una testimonianza di vita e di preghiera da parte di personaggi che tuttora sanno parlare al mondo contemporaneo. In questa raccolta compaiono autori più conosciuti, come Guglielmo di St-Thierry, san Bernardo di Chiaravalle, Aelredo di Rievaulx, Pietro di Celle, accanto a figure meno note ma non meno intense per spiritualità e profondità di fede. Sono pagine da leggere e gustare nel silenzio. Soprattutto sono pagine da mettere in pratica il più possibile, ciascuno nella propria condizione. Perché il fine ultimo di queste riflessioni affidate alla parola scritta è incarnarsi nell'esistenza di ciascuno, fino a trasformarla in una vita realmente nuova.
Per chi fiorisce il deserto? Quando la natura esplode di colore e bellezza nelle lande desolate non c'è occhio umano a goderne lo spettacolo. Ma dove è assente la creatura, è sempre presente il Creatore e al suo sguardo amorevole si offrono fiori unici e bellissimi, come la rosa del deserto o l'ambrosia delicata. Così fioriscono anime di grande spiritualità, santi e sante che al loro Creatore hanno dedicato l'intera esistenza. Alcune di queste figure sono quasi a noi contemporanee, come santa Pothini, eremita dei primi del Novecento, che in una realtà a forte impronta maschilista sceglie di nascondere la propria identità per poter servire esclusivamente il Signore. La sua si rivela un'esperienza unica, dagli inaspettati risvolti di grande attualità. La affiancano le narrazioni della vita di santa Maria Marino e santa Maria Egiziaca, due fiori del passato per illuminare e comprendere il nostro presente.
In poche parole: Una raccolta di testi ascetici e mistici della tradizione occidentale sull’importanza della preghiera.
La Filocalia (che significa letteralmente “amore per la bellezza”) è una raccolta di testi di ascetica e mistica della Chiesa ortodossa, risalente alla fine del Settecento. Per i lettori occidentali, dotati di una sensibilità diversa, fino a ora mancava però un’analoga selezione di scritti della propria tradizione spirituale. A colmare questo vuoto ecco quest’opera che propone i migliori passi di autori di area monastica occidentale dei primi dodici secoli: questa scelta è stata dettata dalla volontà di mantenere una continuità con il mondo orientale, che entro questi secoli presenta un linguaggio comune a quello occidentale dal punto di vista della ricerca spirituale. Solo il ritorno alla bellezza può infatti dare forma alla nostra vita frenetica e spaesata, facendoci approdare sulle rive di quel mondo di meditazione, introspezione e dialogo con l’Altro che per primi i Padri della Chiesa hanno raggiunto e sperimentato attraverso la preghiera.
Romania, 5 agosto 1986. Un piccolo gruppo di pellegrini (padre Ioanichie B?lan, padre Tomás Spidlík, padre Elia Citterio e padre Adalberto Piovano) giunge nel monastero di Sihastria, una tappa fondamentale del lungo viaggio intrapreso alla ricerca della testimonianza dei padri e delle madri spirituali che allora arricchivano il monachesimo romeno. Padre B?lan è una guida d'eccezione: oltre a essersi formato proprio in quel luogo, ha già riunito in un libro le parole di vita e gli insegnamenti raccolti dalla viva voce di questi uomini e donne dello Spirito e sente il dovere morale di preservare quella insostituibile eredità e di renderla feconda per gli uomini di oggi. Proprio a Sihastria vivevano all'epoca i due più famosi padri della Romania, Cleopa Ilie e Paisie Olaru. Il racconto di questo incontro e di due lunghi colloqui con Paisie Olaru - consigliere spirituale molto ricercato in vita, considerato un santo dei nostri tempi e ancora oggi oggetto di un culto che porta migliaia di monaci e di laici a continuare a nutrirsi dei suoi consigli -, costituiscono il cuore di questo libro. Che si rivela quindi una testimonianza preziosa sul cristianesimo ortodosso, sul mondo dei monasteri e degli starec e su una tradizione che discende dai Padri del deserto, ma soprattutto una testimonianza ardente di «ciò che lo Spirito può comunicare attraverso un uomo che si lascia abitare da lui».
Giuseppe l'Esicasta (1898-1959) è una delle maggiori figure della spiritualità ortodossa del XX secolo. È considerato l'equivalente greco del famoso starets Silvano del Monte Athos. Pur conducendo, durante la sua vita terrena, un'esistenza discreta, ebbe un pensiero immenso i cui effetti continuano a farsi sentire. Fu lui stesso il principale restauratore del modo di vita dell'esicasmo nel Monte Athos, in particolare per quel che riguarda la cosiddetta preghiera del cuore. I suoi discepoli hanno diffuso, dopo la sua morte, con la loro attività e con la loro predicazione, il suo insegnamento e la sua pratica al Monte Athos, poi in tutta la Grecia, a Cipro, e fino all'America del Nord. Questo libro, che presenta con uno stile commovente la vita e l'insegnamento di Giuseppe l'Esicasta, è stato scritto da uno dei suoi discepoli che ha vissuto al suo fianco sino alla sua morte, potendo seguirne quotidianamente gli insegnamenti e mettendone in pratica i consigli. Divenuto un classico della spiritualità questo libro è stato tradotto in numerose lingue.