Il Covid rappresenta una frattura generazionale: i giovani che la stanno attraversando ne escono cambiati. Così lo slogan che dà titolo al libro «Niente sarà più come prima» ha un certo valore: il modo di vivere le relazioni, di guardare al futuro, di porsi di fronte al mondo non sarà come prima. Quali effetti è destinata a produrre la pandemia sull'atteggiamento dei giovani nei confronti della vita, del futuro, della società? Che cosa stanno imparando? Quali ricadute ha ed avrà tutto questo nel rapporto con la fede e con la Chiesa? Paola Bignardi e Stefano Didoné hanno coinvolto alcuni giovani in dieci focus group: una straordinaria esperienza di ascolto, da cui è emerso lo spaccato di una generazione pensosa, che sta attraversando l'attuale momento con responsabilità, senza rinunciare ai propri progetti sulla vita.
In un tempo in cui si discute di identità di genere, ha ancora senso parlare di “paternità”? In che senso un educatore o un insegnante, magari celibe e prete, può diventare “padre”? Accompagnati dalla grande esperienza pedagogica e umana di Paola Bignardi, un gruppo di preti ha cercato di riflettere su queste domande, consapevoli di vivere una forma molto particolare di paternità in un tempo di grandi cambiamenti. Le riflessioni qui proposte raccolgono il frutto di questo percorso formativo, svoltosi nel Seminario vescovile di Treviso tra il 2015 e il 2018. Diventare “padri” all’interno di un percorso formativo molto particolare come quello di un seminario si sta trasformando sempre più in un’esperienza di condivisione tra quanti la vivono in modo diverso, con ruoli e personalità differenti. Condividendo le proprie esperienze, si scopre che si può “generare” alla fede anche oggi, accogliendo le differenze come opportunità per realizzare una “paternità allargata”.