La storia delle donne non esiste. La storia come è stata raccontata è fatta di guerre, rivoluzioni, intrighi di potere, progressi economici o scientifici nei quali è rarissimo trovare come protagoniste figure femminili. Nella storia è come se le donne non fossero mai state delle persone ma solo strumenti di servizio ai quali si può a volte anche voler bene. La Chiesa stessa le ha tenute in considerazione, ma in quanto madri o addette a compiti «di cura».Eppure la Bibbia riserva alcuni mirabili scherzi della Provvidenza. Come avviene nel libro di Rut, dove in una notte di brivido e di alleanza si gioca il destino di due donne, ma anche quello di Betlemme e della casa di Davide. Oppure nel libro che narra le imprese di Giuditta, che con la sua astuzia e la sua intraprendenza riesce a salvare l'intero popolo assediato dal nemico.Anche la storia riserva eccezioni, come Christine de Pizan, la più nota fra le scrittici laiche del medioevo, la pittrice Artemisia Gentileschi, influenzata da Caravaggio, e la scrittrice Virginia Woolf, che cercò con le parole «una stanza tutta per sé».
Vergognandosi di essere figlio di mercante, Francesco si prefigge nella giovinezza di coltivare le virtù dell'aristocrazia e di fare propria l'ideologia cavalleresca degli eroi dei romanzi d'avventura, di cui era grande lettore. Proprio la sua cultura cortese, intrecciata alla parola del Vangelo, gli consentirà di incarnare in figure femminili le predilette virtù della semplicità e della povertà. L'originaria fraternità del santo di Assisi saprà collocarle, non senza tensioni, nella dialettica tra eremo e città, tra apostolato e contemplazione, tra il tempo della storia e il senza-tempo dell'eternità. E di riassumerle nel grande testo poetico del Cantico di frate Sole, in cui il creato loda universalmente il suo Signore.
Cinque riflessioni sul cantico di san Francesco di Assisi, diverse e complementari, che accrescono l'eco armoniosa e salutare di un inno fra i più belli mai scritti. Alberto Bertoni fa dialogare il poeta del Duecento con alcuni scrittori del Novecento; Massimo Cacciari mette a confronto la lode ontologica delle creature con quella libera dell'uomo; Paolo Curtaz rilegge in modo quasi sinottico la pagina della creazione di Genesi e quella francescana delle creature; Jacques Dalarun porta a teatro il cantico e lo rappresenta in tre atti; Chiara Francesca Lacchini lo rilegge con la fede, lo stile e il cuore di una sorella clarissa.
Riflessioni sulla straordinaria opportunità offerta dalla crisi globale per recuperare sobrietà e rispetto per la natura, cura dei beni comuni e utilizzo sostenibile delle limitate risorse del pianeta. Quelle che noi oggi chiamiamo fonti rinnovabili di energia sono quelle di cui parla san Francesco nel "Cantico delle creature": frate Sole, frate Vento, sor'Acqua, e sora nostra matre Terra. Questo libro nasce proprio da un confronto di idee che, a partire dal grande messaggio di san Francesco, propone uno stile di austerità, povertà e fraternità cosmica.
Non c'è bisogno di pubblicare un libro per dare prova che tutti siamo alla ricerca della felicità. Forse però vale la pena pubblicarlo quando si avvistano segnaletiche attendibili verso quel traguardo. È quanto contiamo di fare con questo testo riportando le indicazioni preziose ascoltate al Festival francescano di Rimini 2014, durante il quale si è riflettuto sulla felicità. Considerazioni di un filosofo, Salvatore Natoli, e di uno studioso di ebraismo, Vittorio Robiati Bendaud, a partire dal libro del Qoèlet e dal versetto: "Segui le vie del tuo cuore"; di una studiosa di storia dell'arte, Milvia Bollati, che analizza gli sguardi d'amore tra san Francesco e il Crocifisso di San Damiano; di un medico, William Raffaeli, e di uno psicoterapeuta, Giovanni Salonia, che educano ad attraversare il dolore.
Non stupisce che il Vangelo di Matteo sia stato il più citato dai padri della Chiesa, il più commentato nella letteratura cristiana antica, il più utilizzato nella liturgia e nei vari ambiti della vita ecclesiale. Il suo orientamento etico, la sua maggiore organicità rispetto a Luca, l'abbondante quantità di insegnamenti in esso presenti, la sua particolare strutturazione sono tutti elementi che hanno reso questo testo particolarmente adatto a fini pastorali e catechetici. Il fatto che esso occupi fin dall'antichità il primo posto nell'ordine dei quattro vangeli, la convinzione della sua maggiore antichità (oggi non più sostenuta dagli studiosi, che la attribuiscono a Marco) e dunque la sua vicinanza all'età apostolica lo hanno reso particolarmente autorevole nella Chiesa antica. Matteo contiene pressoché tutto il materiale di Marco e anche molto di più. Anche oggi, infatti, sono le redazioni matteane del Padre nostro e delle Beatitudini a essere universalmente note, usate nella liturgia e memorizzate nella preghiera personale. Il volume prosegue l'itinerario di spiritualità su testi biblici visti alla luce del messaggio di san Francesco e dell'attualità. Ora l'attenzione è rivolta al Vangelo di Matteo, il più commentato nella storia della Chiesa e tuttora il più utilizzato nella pastorale e nella liturgia, per il suo orientamento etico e l'organicità della sua struttura.
Descrizione dell'opera
Il volume prosegue l'itinerario di spiritualità su testi biblici visti alla luce del messaggio di san Francesco e dell'attualità. Prendendo come punto di riferimento i libri di Rut, Giuditta, Ester e mettendoli in continuità con altri testi biblici, si affronta ora il tema delle donne nella Chiesa e nella società, nell'arte e in famiglia, delle donne vicine a san Francesco e di altre, vissute accanto o dietro grandi uomini. Un piccolo segno di riconoscimento e di riconoscenza al genio femminile, come lo chiamò Giovanni Paolo II nella «Mulieris dignitatem».
Lo schema è collaudato: si parte dal testo biblico (la sezione Parola...), si passa poi a osservare come è stato recepito e vissuto nel francescanesimo (...e sandali...), per arrivare infine alle sfide dell'oggi (...per strada). Il tutto «con brevità di sermone», come consigliava Francesco d'Assisi. È un modo semplice e chiaro di presentare una visione cristiana e francescana della vita.
I testi proposti hanno già subìto l'esame dei lettori su Messaggero Cappuccino, il bimestrale dei cappuccini bolognesi-romagnoli. L'apprezzamento ricevuto ha indotto a farne un libro.
Sommario
Introduzione. Le armi alternative di una donna (E. Bosetti). I. VEDO STRANIERO, DICO FRATELLO. La ricerca di un nuovo futuro (S. Monti). Cammina, cammina (F. Cocco). Le conseguenze della minorità (F. Uribe). I diritti del mare Nostrum (A. Marchetto). Il giorno giusto di ogni cosa (H.J. Listieva). Casa mia caput mundi (L. Lafratta). Per dire grazie coi fatti (R. Marchetti). L'orgoglio di aver congiunto due mondi (M. Zanotti - B. Bonfiglioli). II. È L'AMORE CHE CI SALVERÀ. Ce n'è per tutti (N. Calduch-Benages). Le genti, oggetto di salvezza (P. Stefani). La scoperta dell'umanità (M. Gambetti). L'opzione per la periferia (G. Albanese). Racconto d'inverno (F. Zaccarini). A immagine dell'amore (E. Castellucci). Gnoseologia del doppio clic (A. Casadio). Il risveglio fino in fondo. Intervista a Stefan Bauberger (M. Catani). III. PROVVIDENZA, SILENZIOSA PRESENZA. Scherzi della provvidenza (E. Bosetti). Quel silenzio che ti tiene in braccio (G. De Carlo). Abbandonarsi alla relazione (F. Zaccarini). Nemmeno Salomone (A. Gelardi). L'ironia della storia (A. Melloni). Gratta e perdi (S. Folli). I nomi propri della provvidenza (A. Casadio). Gli umori della giovane Werther (M. Zaccarini). IV. INSOSTITUIBILE GENIO DI DONNA. Solo per i suoi occhi (L. Maggi). Fratel «Cuore di mamma» (C. D'Esposito). La pazienza di chi guarda lontano (V. Negri Zamagni). Presenza perenne (C. Frugoni). Fuga dal pianeta dell'uomo-scimmia (G. Baioni). I passi incerti di una Chiesa zoppa (B. Bonfiglioli). Dal diario di Stormy Tim (C. D'Esposito). V. IL SUBLIME IN UN CORPO DI DONNA. Il riepilogo della creazione (L. Caffagnini). Benevolenza, castità e timor di donna (D. Dozzi). L'invito a nozze di corpo e anima (G. Salonia). L'invisibile che non cede alla morte (D. Galeotti). Questo mio corpo vedrà il Salvatore (E. Fiorani - L. Lafratta). L'abisso del sublime (V. Caggio). Belle da morire (F. Zaccarini). VI. IL CONCETTO DI NAZIONE DA DEFINIRE. Sul filo di una parola (S. Monti). Il plusvalore dell'unità (G. Biguzzi). L'amaro si tramutò in dolcezza (F. Accrocca). L'identità dei vertebrati (A. Nanni). La ricetta più vecchia del mondo (G. Baioni). VII. DONNE DI UNA NUOVA STORIA.La saggezza nelle pieghe della vita (L. Maggi). Chiara, Agnese, Elena e le altre del gruppo (C.G. Cremaschi). Una su mille ce la fa (L. Cavani). Alla ricerca delle ombre perdute (C. Pancino). Si può morire innocenti (A.M. Tamburini). Care nonne, mamme e sorelle (M. Zaccarini). VIII. DEBOLEZZA, SCELTA FORTE DI DIO. La debolezza che ci viene incontro (S. Monti). Tutto da ricevere (M. Ferrari). E scese il cavaliere da cavallo (P. Messa). L'eredità dell'hidalgo (A. Casadio). Storie di perle smarrite nel campo (E. Cecchieri). Prevendita paradiso (P. Casadio). Disarmata la P38 che c'è in noi (F. Zaccarini). Servire l'uomo per essere Chiesa (D. Dozzi).
Note sul curatore
DINO DOZZIè frate cappuccino, dottore in scienze bibliche. È stato ministro provinciale e presidente dei provinciali cappuccini italiani. Dirige il mensile Messaggero Cappuccino,insegna allo Studio teologico S. Antonio di Bologna e all'Istituto teologico d'Assisi. Ha pubblicato: Il Vangelo nella Regola non bollata di Francesco d'Assisi, Istituto storico dei cappuccini,Roma 1989; «Così dice il Signore». Il vangelo negli scritti di san Francesco, EDB, Bologna 22001; con D. Covi, Chiara francescanesimo al femminile, EDB, Bologna 32004. Nella collana EDB «La Bibbia di San Francesco» ha curato i volumi dedicati a Genesi (2002), Sapienza (2003), Lettere di Paolo (2005), Isaia (2006), Vangelo di Luca (2006), Vangelo di Giovanni (2008), Esodo (2009), Atti degli apostoli (2010), Salmi (2011) e Vangelo di Marco (2012).
Chiamiamoli Atti e non se ne parli più. Al termine di un convegno, di un simposio, di una "Tre giorni" che si rispetti, vengono raccolti e pubblicati gli interventi principali: servono non solo per la "memoria documentaria" di qualcosa di importante, ma anche per allargarne e prolungarne i benefici effetti. È quanto abbiamo fatto con i Festival Francescani del 2009 e del 2010 e quanto intendiamo fare ora per quello del 2011 che conclude il "ciclo di Reggio Emilia". Con "Francesco d'Italia", questo il claim del Festival Francescano 2011, ci siamo inseriti nelle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, con pubblico riconoscimento della Presidenza della Repubblica e con motivazioni sempre più vaste e profonde emerse chiaramente negli interventi programmati per ricordare il rapporto tra Francesco e i francescani da una parte e l'Italia e gli italiani dall'altra.
Il volume prosegue l'itinerario di spiritualità su testi biblici visti alla luce del messaggio di san Francesco e dell'attualità. Ora l'attenzione è rivolta al Vangelo di Marco, quello del primo annuncio. Lo schema è collaudato: si parte dal testo biblico (la sezione Parola...), si passa poi a osservare come è stato recepito e vissuto nel francescanesimo (...e sandali...), per arrivare infine alle sfide dell'oggi (...per strada). Il tutto "con brevità di sermone", come consigliava Francesco d'Assisi. È un modo semplice e chiaro di presentare una visione cristiana e francescana della vita. I testi proposti hanno già subìto l'esame dei lettori su Messaggero Cappuccino, il bimestrale dei cappuccini bolognesi-romagnoli.
Già in vista del terzo Festival Francescano (2011) ecco apparire gli Atti del secondo (2010): sarebbe davvero un peccato perdere tanta ricchezza, limitandone la gioiosa fruizione a soli tre giorni. Come nel Testamento di san Francesco, il ricordo non ha semplice scopo storico e archivistico, ma diventa stimolo e riproposizione per un cammino che si è avviato e che pare voglia continuare negli anni - anzi, proprio ogni anno - migliorando progressivamente: ad ogni Festival corrisponderà un libro che farà da scalino su cui poggiare per quello successivo. Questo secondo volume porta il titolo del secondo Festival: "Fratelli è possibile?"