San Giuseppe, l'uomo del silenzio, immagine di Dio Padre, dice nella sua vita una sola parola: Gesù. Questa "Parola" contiene tutti «i tesori della sapienza e della scienza» (Rm 11, 33), una Sapienza «sconosciuta ai principi di questo mondo» (1 Cor 2, 7-8), che abitò nella sua casa, nascosta per trent'anni. Nella casa di Giuseppe apprendiamo a vivere come figli adottivi, come figli di Dio Padre (Ef 1, 3-14). San Giuseppe continua a custodire tutti coloro che sono disponibili ad entrare in questa bottega fatta casa per scambia-re quattro chiacchere con Lui, come ricordava don Tonino Bello. Questo libro propone una riflessione semplice, efficace che, attraverso cinque cortometraggi (tenerezza, obbedienza, accoglienza, coraggio creativo, paternità), ci consegna l'umanità matura del falegname di Nazaret, ci narra una forma di umanesimo che ha colorato il "vangelo" di Gesù, ci invita a non liquidarlo dal suo ruolo (dalla Prefazione di L. Gaetani).
«Nella logica dell'appartenenza a Cristo e della missione affidata ai discepoli si scopre l'esigenza di un rinnovamento della parrocchia, come già il Concilio aveva auspicato e ora papa Francesco continua ad incoraggiare a fare. La logica è quella della sperimentazione nella tradizione. Il modello di una parrocchia generativa è quello della missione permanente. Proprio l'operatività missionaria è la caratteristica di questo libro. Essa non va confusa con la "pratica", ma con quella riflessione sapienziale che sa recuperare dalla storia l'indicazione per una progettualità significativa». (Dalla Presentazione del card. C. Sepe)