I profondi mutamenti che investono la società italiana nel periodo post-unitario offrono un retroterra interessante in cui inquadrare le vicende e l'opera di quegli intellettuali, come Luigi Sturzo, che hanno inciso e vissuto con partecipazione un periodo della storia d'Italia ricco di trasformazioni ed incertezze. Il suo pensiero contribuisce al controverso dibattito sociologico nel periodo fascista, incentivando l'osservazione dei fenomeni sociali a partire da categorie analitiche proprie dell'umanesimo europeo. Tale contributo va rintracciato oltre che nei suoi scritti esplicitamente dedicati alla sociologia anche nei saggi e nei vibranti articoli volti a definire criticamente le dinamiche di relazione tra i soggetti attivi della società storicamente determinata. Lo stile asciutto ed incisivo che risuona nelle pagine di Sturzo mostra con sorprendente lucidità ed attualità vizi e virtù della società e della politica italiana. Tali indubbie capacità analitiche ed i nterpretative declinano la posizione sturziana come caratterizzata dalla forza delle idee che si uniscono, in modo ineludibile, all'azione.