Un racconto fatto di tanti racconti che ci parlano della mobilità degli uomini e delle cose, nello spazio e nel tempo. Conquiste, emigrazioni e immigrazioni, affari, criminalità, viaggi, miserie e ricchezze, invenzioni, vicende di individui, di gruppi e di masse, imperi, stati e città, successi e tracolli.Dall’uomo di Similaun agli sbarchi a Lampedusa, 180 tappe per riscoprire il nostro posto nel mondo.Una storia che coniuga rigore scientifico e gusto della narrazione. Che provoca, spiazza, sorprende e allarga lo sguardo.
«Senza ombra di dubbio la storia è l’arte di lasciarsi sorprendere.» Da Invito al viaggio di Patrick Boucheron, direttore dell’Histoire mondiale de la France
La parola ‘Italia’ definisce uno spazio fisico molto particolare nel bacino del Mediterraneo. Un luogo che è stato nel tempo punto di intersezione tra Mediterraneo orientale e occidentale, piattaforma e base di un grande impero, area di massima espansione del mondo nordico e germanico e poi di relazione e di conflitto tra Islam e Cristianità. E così, via via, fino ai nostri giorni dove l’Italia è uno degli approdi dei grandi flussi migratori che muovono dai tanti Sud del mondo. Questa peculiare collocazione è la vera specificità italiana, ciò che ci distingue dagli altri paesi europei, e ciò che caratterizza la nostra storia nel lungo, o meglio nel lunghissimo periodo. La nostra cultura, la nostra storia, quindi, possono e debbono essere indagate e, soprattutto, comprese anche in termini di relazione tra ciò che arriva e ciò che parte, tra popoli, culture, economie, simboli. La Storia mondiale dell’Italia vuole ripercorrere questo cammino lungo 5000 anni per tappe: ogni fermata corrisponde a una data e ogni data a un evento, noto o ignoto. Le scelte risulteranno spesso sorprendenti, provocheranno interrogativi, faranno discutere sul perché di molte presenze e di altrettante esclusioni. La storia, ancora una volta, si dimostra un antidoto alla confusione e al disorientamento del nostro tempo. Perché ci racconta come le sfide a cui siamo sottoposti non siano inedite. Perché porta in evidenza la complessità ma anche la ricchezza della relazione tra l’Italia e il resto del mondo. Perché, soprattutto, fa comprendere che, quando si è perso l’orientamento della nostra collocazione spaziale, lunghi e disastrosi periodi di decadenza hanno fatto sparire, quasi per magia, l’Italia dalle mappe geografiche.
Oltre mille anni, nel corso dei quali Roma diventò capitale di un vastissimo impero, conoscendo una progressiva espansione con i fasti della Repubblica e gli splendori dell'Impero, per poi subire un drastico ridimensionamento nel periodo delle invasioni barbariche. Specialisti italiani e stranieri dei vari settori offrono una panoramica su tutti gli aspetti della città: gli apporti dell'archeologia alla ricostruzione del primo insediamento sulle rive del Tevere, il popolamento, la ricostruzione delle mura, il suburbio, il fiume, il porto, la vita politica ed economica, il culto e le feste, la vita culturale, gli spettacoli. Una serie di apparati, fra cui una cronologia, cartine originali e indici di nomi e toponimi delle città, arricchiscono il volume.