Lo scopo principale di questo volume è la ricostruzione storica delle lente trasformazioni e dei bruschi mutamenti delle teorie e delle pratiche mediche nelle civiltà cosiddette occidentali, a partire dal V secolo avanti Cristo. La seconda metà del V secolo costituisce, infatti, una tappa decisiva nel pensiero medico dell'Occidente: data da questo momento quella che per molti è la nascita della letteratura medica e dell'arte della medicina. Si parla di nascita della letteratura medica nel senso che i primi scritti conservati dei medici greci che sono stati tramandati con il nome di Ippocrate, risalgono, se si considerano i più antichi di essi, a questo periodo. Ippocrate, infatti, viene considerato il Padre della medicina anche se appartiene a una lunga progenie di medici che si proclamano discendenti di Asclepio. È questo l'ambito cronologico del volume, che si spinge nella trattazione fino alla Peste Nera del Basso Medioevo, frontiera di un profondo rivolgimento del pensiero medico.