Oggi la Siria è esposta al rischio di un duro intervento economico e diplomatico, se non di un'aggressione militare internazionale. Gli autori, tra cui tre siriani, raccontano dalle antiche civiltà mesopotamiche attraversando il mondo antico e il medioevo arabo e lo scontro con i crociati, sino alla dominazione ottomana. Poi il colonialismo europeo, la rinascita siriana, l'indipendenza, la letteratura, ma anche la trappola attuale in cui si trova il Medio Oriente e la Siria. Luogo ricco di popolazioni, culture e religioni diverse (grande è la tradizione di chiese cristiane), la Siria ha mantenuto una sua identità che il gioco delle grandi potenze ha voluto usare incrementando un regime militarizzato e aggressivo verso i paesi limitrofi come il Libano. La primavera interrotta di Damasco mostra una volontà di non essere soggetta allo scacchiere geopolitico precostituito, ma tra le ideologie fondamentaliste e quelle liberiste occidentali è difficile trovare una strada ed evitare la rappresaglia dell'imperialismo.
Quest'opera intende mettere il Mediterraneo al centro della riflessione storiografica. Pensare storicamente il Mediterraneo non è un'operazione ovvia: implica conoscere i suoi diversi volti nel tempo e comprendere come si è formato quel patrimonio a cui tutti attingiamo. Il compito è reso ancor più difficile dal fatto che "sempre" il Mediterraneo è stato luogo d'incontro delle tensioni più decisive dell'epoca, dell'elaborazione quindi di tendenze innovative, e insieme ricco di gruppi non coinvolti in questi dinamismi. Così che le componenti più diverse si sono trovate fianco a fianco, a volte convivendo a volte scontrandosi, tutte quante indispensabili per comprenderne le trasformazioni.