"Libertà" è l'edizione critica ampliata di uno dei classici del liberalismo moderno, "Quattro saggi sulla libertà", che Isaiah Berlin considerava il suo libro più importante. Henry Hardy, curatore testamentario delle sue opere, ha rivisto il testo, individuato le fonti e inserito un quinto saggio che lo stesso Berlin avrebbe voluto includervi. Questa nuova edizione degli scritti di Isaiah Berlin sulla libertà, completamente rivista e con l'aggiunta di nuovi saggi, mette a disposizione dei lettori italiani una delle più significative testimonianze del liberalismo contemporaneo, una voce unica, che parla con ironia e umanità di cosa voglia dire essere una persona.
Febbraio 1996: l'ottantasettenne Isaiah Berlin riceve una lettera di Ouyang Kang che gli chiede un compendio delle sue idee per un volume collettivo sulla filosofia angloamericana contemporanea. Stimolato dalla rilevanza storica, e anche simbolica, dell'iniziativa, Berlin decide di rompere un silenzio creativo di quasi un decennio e comincia così a dettare, aiutandosi solo con un foglietto di appunti, i suoi pensieri a un registratore. Il risultato sarà "Il mio itinerario intellettuale" ovvero il suo ultimo saggio, apparso postumo nel 1998. Giustamente posto da Henry Hardy come "ouverture" del "Potere delle idee", "Il mio itinerario intellettuale" è molto più di un'introduzione al pensiero di Berlin.
In questo libro Berlin espone la sua teoria riguardo al Romanticismo, che considera la più grande rivoluzione cognitiva all'interno dell'Occidente moderno. Berlin rivela, ad esempio, che l'attacco ai Lumi è già implicito negli stessi Lumi, grazie a figure come Vauvenargues (con il suo pessimismo nichilista), Montesquieu (con il suo esasperato relativismo antropologico) o persino Hume (col tarlo scettico che rode dall'interno il grande edificio empirista). Non solo: oltre a gettar luce su figure misconosciute eppure decisive come Hamann, Berlin delinea un Romanticismo "temperato" di Kant, Schiller e Fichte, contrapponendolo a quello "senza biglie" di Schelling, di Schlegel, delle poesie di Tieck e dei racconti di Hoffmann.