Data di pubblicazione: Marzo 2006
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€ 20,00
All’inizio del XXI secolo, dopo più di trecento anni, la religione torna a essere ‘pubblica’. Il tramonto del sistema che la modernità aveva costruito sulle ceneri delle guerre di religione riapre il capitolo dei rapporti tra credo religioso e politica. Una convinzione teorica molto radicata all’interno della stessa disciplina delle Relazioni Internazionali considera la politicizzazione della religione come una minaccia alla sicurezza e alla risoluzione dei conflitti. Si lamenta il ritorno del fanatismo religioso sulla scena nazionale e mondiale; si denuncia, soprattutto dopo l’11 settembre, il legame tra terrorismo e religione; si afferma il ruolo destabilizzante della pratica religiosa nelle dinamiche di politica interna dei singoli Stati.
In questo libro, ricco e documentato, autorevoli studiosi propongono una prospettiva diversa, originale e orientata al futuro. Rileggendo criticamente la controversa tesi dello ‘scontro di civiltà’, il ruolo della religione viene posto come elemento di forza sostanziale per la politica, interna e internazionale; ciò consente di esplorare percorsi inusuali e controcorrente rispetto al pregiudizio diffuso, per affrontare le domande cruciali sulla guerra, la pace, la sicurezza, l’etica, la sovranità. La religione, ‘esiliata’ dalla costituzione delle relazioni internazionali, fatta sparire perché potesse nascere la politica internazionale moderna, torna oggi dall’esilio. Le strade di questo ritorno sono differenti, eppure tutte mirano al centro della vita di uomini e donne, così come delle comunità civili e politiche. In tale prospettiva, questo libro, senza minimizzare i rischi né sottovalutare i pericoli della commistione tra politica e religione, avvia un’indagine sui possibili modi in cui la ‘rinascita religiosa’, che tante sfide pone alla nostra epoca, può giocare un ruolo fondamentale nella difficile opera di costruzione di un nuovo ‘ethos’ politico globale.
Fabio Petito è professore affiliato di Relazioni Internazionali, ESCP-EAP a Parigi e insegna Relazioni Internazionali all’Università degli Studi di Napoli ‘L’Orientale’.
Pavlos Hatzopoulos è dottore in Relazioni Internazionali presso il Dipartimento di Relazioni Internazionali della London School of Economics.
All’inizio del XXI secolo, dopo più di trecento anni, la religione torna a essere ‘pubblica’. Il tramonto del sistema che la modernità aveva costruito sulle ceneri delle guerre di religione riapre il capitolo dei rapporti tra credo religioso e politica. Una convinzione teorica molto radicata all’interno della stessa disciplina delle Relazioni Internazionali considera la politicizzazione della religione come una minaccia alla sicurezza e alla risoluzione dei conflitti. Si lamenta il ritorno del fanatismo religioso sulla scena nazionale e mondiale; si denuncia, soprattutto dopo l’11 settembre, il legame tra terrorismo e religione; si afferma il ruolo destabilizzante della pratica religiosa nelle dinamiche di politica interna dei singoli Stati.
In questo libro, ricco e documentato, autorevoli studiosi propongono una prospettiva diversa, originale e orientata al futuro. Rileggendo criticamente la controversa tesi dello ‘scontro di civiltà’, il ruolo della religione viene posto come elemento di forza sostanziale per la politica, interna e internazionale; ciò consente di esplorare percorsi inusuali e controcorrente rispetto al pregiudizio diffuso, per affrontare le domande cruciali sulla guerra, la pace, la sicurezza, l’etica, la sovranità. La religione, ‘esiliata’ dalla costituzione delle relazioni internazionali, fatta sparire perché potesse nascere la politica internazionale moderna, torna oggi dall’esilio. Le strade di questo ritorno sono differenti, eppure tutte mirano al centro della vita di uomini e donne, così come delle comunità civili e politiche. In tale prospettiva, questo libro, senza minimizzare i rischi né sottovalutare i pericoli della commistione tra politica e religione, avvia un’indagine sui possibili modi in cui la ‘rinascita religiosa’, che tante sfide pone alla nostra epoca, può giocare un ruolo fondamentale nella difficile opera di costruzione di un nuovo ‘ethos’ politico globale.
Fabio Petito è professore affiliato di Relazioni Internazionali, ESCP-EAP a Parigi e insegna Relazioni Internazionali all’Università degli Studi di Napoli ‘L’Orientale’.
Pavlos Hatzopoulos è dottore in Relazioni Internazionali presso il Dipartimento di Relazioni Internazionali della London School of Economics.