Lo studio sui giovani, privilegiato oggetto di numerosi studi e ricerche pluridisciplinari, richiede un aggiornamento costante al passo con gli eventi storici e i conseguenti mutamenti socio–culturali.
Il Sinodo dei giovani voluto da Papa Francesco e appena concluso a ottobre 2018 propone il ruolo decisivo del giovane in un’epoca di grandi cambiamenti sociali, in rapporto a famiglia, fede, coetanei, mondo della formazione e del lavoro. Quest’evento ha spronato un gruppo di studiosi, professori dell’Università Pontificia Salesiana, impegnata nello studio e nell’attività educativa dei giovani ad approfondire, con la collaborazione di noti studiosi esterni, alcuni aspetti socio-pedagogici necessari a coloro che s’impegnano nella loro crescita, nel loro aiuto e nella loro maturazione.
Perciò il testo vuole essere uno “strumento” di analisi dei vissuti e dei processi sociali dei giovani italiani, non senza contributi, comparazioni ed esempi provenienti dal confronto con studi riguardanti “l’altro”, spesso partendo dall’esperienza diretta e dall’osservazione di comportamenti, difficoltà e progressi.
Lo studio si divide in due parti: la prima viene definita e considerata “Il quadro generale,” la cui prerogativa è la trattazione delle principali teorie e degli esempi empirici che hanno come protagonisti i giovani che toccano i processi di costruzione dell’identità, dei valori, dell’affettività, del rapporto con la religiosità e di possibili momenti di disagio e devianza.
La seconda parte, chiamata “I luoghi,” sviluppa ambiti specifici del vissuto giovanile (scuola, lavoro, politica, volontariato, sport, web). Questo studio è fonte di validi spunti per il confronto educativo, formativo e di orientamento per comprendere la gioventù nella sua ricerca dell’identità, segnata oggi da particolari esperienze a livello affettivo, culturale e religioso.
Infine, il volume raccoglie una lettura cosciente, positiva e fiduciosa nei confronti dei giovani, con una prospettiva trascendente che rilancia la situazione giovanile studiata, come realtà aperta alla rivelazione di un mondo nuovo verso il quale l’umanità cammina.
Al fine di raccogliere e sostenere ogni germoglio vocazionale della vita della Chiesa, è stato organizzato dall'Istiuto di Pedagogia Vocazionale dell'Università Salesiana di Roma e dall Pont.Opera per le Vocazioni Sacerdotali un importante seminario di studio e approfondimento sugli orientamenti pastorali per la promozione delle vocazioni. Sono qui raccolti i contributi delle autorità che hanno partecipato a questo convegno: S.E. Mons. Vincenzo Zani (Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica), Mario Oscar Llanos (Direttore dell'Ist.Ped.Voc.), Paolo Selvadagi (Consultore POVS), Nico dal Molin (Direttore del Centro Vocazioni CEI), Ubaldo Montisci (Coordinatore Dipartimento pastorale giovanile)e Jesus Pulido Arrisero (altro consultore POVS).
La Vita Consacrata, che appartiene “alla vita e alla santità” della Chiesa, affronta oggi delle grandi sfide che diventano materia vincolante della riflessione dei responsabili ecclesiastici, dei superiori e di ogni singolo consacrato. A diverso titolo e responsabilità i consacrati sono testimoni e protagonisti di un processo non concluso di trasformazione che include novità e ridimensionamenti a largo raggio. Per approfondire le dinamiche di tale trasformazione, l’Istituto di Pedagogia Vocazionale della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana ha organizzato un seminario di studio sul tema «La Vita Consacrata nel Postconcilio. Tra novità e ridimensionamento».
Questo volume raccoglie gli interventi degli esperti: Coordinate del cammino della vita consacrata nel Postconcilio (M.O. Llanos); Le grandi sfide della vita religiosa, oggi (E. Rosanna); Dinamismo progettuale e pedagogico della vita consacrata postconciliare (M.O. Llanos); Prospettive ed esigenze del ridimensionamento a partire dalla Pedagogia Vocazionale (G.M. Roggia); Ridimensionamento degli Istituti di Vita Consacrata. Situazione dell’Africa (M. Gahungu); Voce di un’esperienza in corso (F. Farina e E. Miraglia)