Da alcuni anni si dibatte sulla possibilità di utilizzare anche in ambito italiano la categoria critica di modernismo, attraverso la quale definire quel periodo letterario di inizio secolo, contraddistinto da forti istanze innovative e sperimentali, coniugate però con un legame mai scisso con la precedente tradizione ottocentesca. Questo libro, attraverso undici saggi di altrettanti studiosi, si pone l’obiettivo di inquadrare teoricamente il concetto di modernismo – indicandone possibili confini cronologici, caratteristiche epistemologiche, specifici procedimenti tecnico-stilistici – e di verificarne l’efficacia critica attraverso la lettura di alcuni degli autori più significativi del Novecento italiano: Pirandello, Svevo, Montale, Ungaretti.