Una biografia sulla personalità e sulla spiritualità di sr. Marta Mazza. Quella di sr. Marta Mazza (1923-1978) è una sorprendente storia d'amore per Dio. Nei suoi scritti - che per la prima volta vengono raccolti in un volume - testimonia una grande fragilità e la fatica della prova, ma nulla le impedisce di costruire una profonda vita di preghiera e di abbandono alla volontà del Padre. Il filo conduttore che attraversa e unisce queste pagine è il desiderio incessante di Dio. Una passione che si concentra nelle parole: aprimi il cuore.
Il volume raccoglie i testi che segnano le tappe più significative dell'itinerario critico di Giuseppe Bartolucci dalle riflessioni degli anni sessanta attorno alla necessità di scardinare lo specifico teatrale, fino agli anni ottanta in cui Bartolucci, di fronte a un "richiamo all'ordine", propone l'idea di spettacolo come opera, ovvero luogo di incontro fra scrittura scenica e drammaturgica. I saggi che compongono il volume danno conto di un pensiero critico capace di coniugare, sotto forme inedite, l'analisi della produzione di un singolo artista/compagnia teatrale (da Carmelo Bene a Leo De Berardinis, dai Magazzini alla Raffaello Sanzio) con la riflessione teorica (il concetto di scrittura scenica, quello di avanguardia e post-avanguardia, nuova spettacolarità, etc.), di stare all'interno dello specifico teatrale e di oltrepassarlo con il portare l'attenzione su fenomeni paralleli (il video, la musica, la danza). In un momento di crisi profonda della critica teatrale, questo volume ricostruisce un percorso del teatro italiano attraverso la produzione saggistica di Giuseppe Bartolucci, di cui si presenta una significativa selezione di testi, dispersi in edizioni difficili da reperire.