Riusciamo davvero a vivere assieme? La pluralità religiosa è una delle grandi caratteristiche della tarda modernità, ma non sempre è facile trovare parole per valorizzarne la ricchezza. Spesso prevalgono gli attriti, che ostacolano la convivenza e sfociano talvolta nella violenza. Questo libro scommette su una prospettiva diversa - la stessa che anima l'enciclica Fratelli tutti di papa Francesco - ampiamente esplorata nell'introduzione e nei testi della prima parte. Scommette cioè sul fatto che al cuore delle religioni vi siano parole e risorse vitali, capaci di orientare alla convivenza nella pace, al riconoscimento del volto dell'altro, alla fraternità/sororità. Lo documentano i testi della parte centrale del volume, che danno la parola alle etiche delle diverse religioni, ascoltandone la diversità, grazie al contributo di testimoni o studiosi, per cogliere risonanze possibili e spazi per la convergenza e la collaborazione. Il percorso si completa con tre affondi conclusivi che esaminano nodi e potenzialità dell'incontro tra religioni in due ambiti eticamente critici: bioetica e cura della casa comune. Il testo nasce dalla riflessione condotta dalla Fondazione Lanza di Padova (Centro Studi in Etica), in collaborazione con la Facoltà Teologica del Triveneto e la Formazione Socio-Politica della diocesi di Padova. Contributi di Simone Morandini, Claudio Monge, Pier Davide Guenzi; EnzoPace; William Jourdan, Miriam Camerini, Yahya Zanolo, Amina Crisma, Svamini Hamsananda Ghiri, Massimo Raveri, Leopoldo Sandonà, Francesca Marin, Matteo Mascia, Pierluigi Consorti.
Chi sono i teologi e le teologhe? L’interrogativo deve essere necessariamente posto in forma plurale: non esiste oggi (se mai sia esistita) una “figura-standard”. Differenze di età, di genere, di provenienza sociale e religiosa, di cultura, di sensibilità e di formazione, anche nel pur piccolo contesto italiano, determinano una pluralità di volti e di storie, come mostrano i racconti biografici narrati in questo libro. In tutti i casi, ci troviamo davanti a credenti che ricercano – nel pensiero e nella prassi – unità di fede e di vita nella sequela di Gesù; uomini e donne di Chiesa, uomini e donne che esprimono una parola inquieta e significante; persone responsabili che proprio nel fare teologia offrono il loro contributo al bene ecclesiale e sociale. Un “destino scelto”, una vocazione consegnata, una possibilità scoperta nelle circostanze della vita, un'identità progressivamente costruita, a confronto con gli altri.
Contributi di Marinella Perroni, Antonio Autiero, Enzo Biemmi, Giorgio Bonaccorso, Piero Coda, Cristina Simonelli, Antonietta Potente, Fulvio Ferrario, Paolo Boschini, Sergio Tanzarella, Paolo Gamberini, Andrea Grillo, Simone Morandini, Riccardo Battocchio, Pier Davide Guenzi, Serena Noceti, Claudio Monge, Massimo Faggioli.
Sommario
Prefazione (E. Castellucci). Narrazioni, prismi ed esplorazioni: volti e luoghi di teologia in Italia (S. Morandini - S. Noceti). Esegesi storica come intelligenza della fede (M. Perroni). Teologia morale come passione per l’umano. Un profilo essenziale (A. Autiero). Narrare (E. Biemmi). Percorsi di riflessione (G. Bonaccorso). Nell’humus del Vaticano II: al soffio del carisma dell’unità (P. Coda). Teologia da un altrove (C. Simonelli). Fare teologia è scrutare l’universo fantastico (A. Potente). La teologia che cambia l’esistenza (F. Ferrario). Respirare con due polmoni (P. Boschini) Da una scuola di paese (S. Tanzarella). Pensare al crocevia - Via crucis del credere (P. Gamberini). Autoritratto teologico (A. Grillo). In dialogo: teologia per la creazione (S. Morandini). I «doppi pensieri», il quadro, la cornice, il chiodo (R. Battocchio). Dentro il farsi drammatico della vita e del pensiero. Una traccia del mio lavoro teologico (P.D. Guenzi). Restituiti alla Parola: «Noi» siamo Chiesa (S. Noceti). Interrogare la storia per scorgervi «tracce di assoluto» (C. Monge). Storia, tra Ferrara e gli USA (M. Faggioli). Autrici e autori.
Note sull'autore
Simone Morandini, docente di Teologia della creazione all'Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino in Venezia, di cui è vicepreside, e alla Facoltà Tologica del Triveneto, è membro dell'Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale.
Serena Noceti, docente stabile ordinario di Teologia sistematica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana, tiene corsi alla Facoltà Teologica dell’Italia centrale di Firenze ed è socia fondatrice del Coordinamento Teologhe Italiane.
Il volume, collocato all'interno del percorso di riflessione condotto dalla Fondazione Lanza di Padova, mette in dialogo un teologa e una filosofa, proveniente dal mondo laico, sul tema del bene comune: ne emergono intrecci inattesi e prospettive cariche di futuro. Incatenare l'attuale sistema economico -civile.
Come custodire ciò che è comune, in un tempo che sempre più si caratterizza per l'individualismo? Come mantenere aperto tale spazio, quando sembra piuttosto imporsi la dimensione della proprietà, negli ambiti più disparati? Come renderlo vitale, perché contribuisca al benessere del paese e a quello della famiglia umana? Come tutelare la varietà di beni fondamentali - acqua, aria e terra, ma anche conoscenza e legalità? - che danno sostanza e corpo al bene comune? A queste domande rispondono Laura Pennacchi e Alberto Bondolfi, in un dialogo ricco e stimolante, che intreccia filosofia e teologia, economia e diritto. La prospettiva che emerge traccia un contributo efficace per un'etica civile in un tempo di crisi, invitando a esplorare percorsi inediti entro e oltre la modernità. Si tratta di prendere sul serio la democrazia, come orizzonte che esige da tutti/e e da ognuno/a una partecipazione attiva e responsabile.
Un'accurata riflessione a più voci intorno alle tante dimensioni del vivere insieme: dalla vita civile all'economia, dalla bioetica alla cura dell'ambiente.