Nel IV secolo, in concomitanza con l'edificazione delle grandi basiliche costantiniane e la restaurazione della Gerusalemme cristiana, inizia a diffondersi la pratica dei pellegrinaggi ai luoghi dell'Antico e del Nuovo Testamento, considerati occasioni di conoscenza e di preghiera.Epistole inviate in patria, resoconti e «guide» agli itinerari geografici e liturgici vanno presto a costituire una vasta letteratura, nella quale si colloca con caratteristiche uniche l'Itinerarium Egeriae, resoconto in forma epistolare di un viaggio realmente compiuto in Terra Santa.L'autrice, conosciuta con il nome di Egeria, risulta a tutt'oggi non identificata storicamente e anche la datazione dell'opera, pervenuta attraverso un unico manoscritto scoperto ad Arezzo, è incerta.