Data di pubblicazione: Ottobre 2013
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 10,00
50 vignaioli indipendenti, 1.500 vini biologici biodinamici autentici, Il vino critico rispetta l'ambiente. E la biodiversità, è l'espressione, autentica del territorio in cui è prodotto, ci racconta il lavoro dei piccoli vignaioli indipendenti, La prima guida al vino "di relazione": 120 schede di vignaioli, 250 indirizzi di cantine, 1.500 vini, tutti gli eventi di enodissidenza, e un breve testo di Luigi Veronelli. I criteri di scelta dei produttori: produttori di piccole dimensioni per ettari vitati e resa per ettaro, vignaioli che producono e trasformano solo uve proprie, aziende agricole che rispettano i diritti dei lavoratori, vignaioli "custodi" della terra, dei suoi saperi, della sua cultura, contadini che lottano per tutelare la propria terra dagli abusi, vini naturali, biologici, biodinamici, senza chimica e manipolazioni, vini artigianali, il cui vignaiolo ci "mette le mani", vini che esprimono il proprio territorio e la sua essenza, vini capaci di raccontare storie conviviali, relazioni e incontri, vini sovversivi, perché differenti, non omologati, non commerciali, vini ribelli, perché in aperta contrapposizione a mode e tendenze.
50 vignaioli indipendenti, 1.500 vini biologici biodinamici autentici, Il vino critico rispetta l'ambiente. E la biodiversità, è l'espressione, autentica del territorio in cui è prodotto, ci racconta il lavoro dei piccoli vignaioli indipendenti, La prima guida al vino "di relazione": 120 schede di vignaioli, 250 indirizzi di cantine, 1.500 vini, tutti gli eventi di enodissidenza, e un breve testo di Luigi Veronelli. I criteri di scelta dei produttori: produttori di piccole dimensioni per ettari vitati e resa per ettaro, vignaioli che producono e trasformano solo uve proprie, aziende agricole che rispettano i diritti dei lavoratori, vignaioli "custodi" della terra, dei suoi saperi, della sua cultura, contadini che lottano per tutelare la propria terra dagli abusi, vini naturali, biologici, biodinamici, senza chimica e manipolazioni, vini artigianali, il cui vignaiolo ci "mette le mani", vini che esprimono il proprio territorio e la sua essenza, vini capaci di raccontare storie conviviali, relazioni e incontri, vini sovversivi, perché differenti, non omologati, non commerciali, vini ribelli, perché in aperta contrapposizione a mode e tendenze.