In occasione del Giubileo 2025 la Penitenzieria Apostolica ha pensato ad un Sussidio contenente uno schema di Liturgia penitenziale per ogni mese, ispirato ai contenuti della Bolla di indizione Spes non confundit firmata da Papa Francesco. Il testo è destinato a tutta la Chiesa e si propone di essere un aiuto ed anche uno stimolo, affinché, non solo nei periodi forti dell'anno, ma durante tutto l'anno, si possa celebrare quella Misericordia di cui sempre gli uomini hanno bisogno.
Il volume raccoglie i contributi offerti in occasione del VII Simposio della Penitenzieria Apostolica (21-22 ottobre 2021). Le riflessioni degli Autori si muovono intorno a due nuclei tematici: il sacramento della Penitenza e la Penitenzieria Apostolica, considerati all'interno dell'arco cronologico racchiuso tra la Rivoluzione francese e la fine del pontificato di Leone XIII. Nella cornice di tale periodo, marcato da profonde trasformazioni e violente contrapposizioni, si sottolinea l'importanza assunta dal sacramento della Confessione quale luogo privilegiato dell'espressione religiosa dell'Ottocento. A riguardo, i saggi ribadiscono l'affermarsi della morale liguoriana e ricostruiscono la prassi del sacramento alla luce dei trattati di teologia e dei decreti dei concili ecclesiastici. Le forme di una più generale spiritualità penitenziale, che permea pur con sfumature diverse l'intero secolo, vengono inoltre esemplificate attraverso le figure di alcuni grandi santi (il Curato d'Ars, John Henry Newman, etc.) e soffermandosi sulla ripresa dei pellegrinaggi penitenziali in Terra Santa. Ampio spazio è dedicato, in seconda battuta, alla Penitenzieria Apostolica, di cui si illustrano il profilo istituzionale, l'operato e le relazioni con altri dicasteri curiali. Viene soprattutto rilevato il contributo fondamentale espresso dal Tribunale nei momenti di maggiore crisi per la Chiesa, specialmente durante l'età napoleonica o nelle varie fasi del processo di unificazione nazionale italiano. L'attività del Dicastero è ricostruita da una prospettiva "interna", grazie soprattutto alla possibilità di esaminare le carte dei Teologi della Penitenzieria, messe per la prima volta a disposizione dall'Archivio storico del Tribunale.
La raccolta degli Atti del VI Simposio della Penitenzieria Apostolica sul tema “Penitenza e Penitenzieria al tempo del giansenismo (secc. XVII-XVIII) Culture – Teologie – Prassi”. Sono presenti riflessioni sull’evoluzione storica, teologica e pastorale del sacramento della Penitenza nei secoli XVII e XVIII. Tale periodo è profondamente segnato dall’impronta delle controversie legate alle idee di Giansenio e dei suoi epigoni.
Oggi più che mai, grazie alla volontà di papa Francesco di affrontare nella XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi il tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” (3-28 ottobre 2018), la comunità ecclesiale è invitata a mettersi in ascolto del mondo giovanile e a interrogarsi su come accompagnare le nuove generazioni a riconoscere e accogliere la chiamata all’amore e alla vita in pienezza. La Penitenzieria Apostolica, il ““tribunale della misericordia”, al quale ci si rivolge per ottenere quell’indispensabile medicina per la nostra anima che è la Misericordia divina” (Francesco, Discorso ai partecipanti al XXVIII Corso sul foro interno, 17 marzo 2017), ha inteso fornire il proprio contributo riaffermando il ruolo centrale del sacramento della riconciliazione nello sviluppo della fede e nel discernimento spirituale dei giovani cristiani, quale luogo e spazio privilegiato per incontrare Dio e il suo amore. Il lettore vi troverà alcune piste di lettura delle dinamiche socio-culturali entro cui un giovane cristiano vive la fede, insieme a proposte e spunti utili sul piano pastorale.
Il perdono è la dimostrazione più evidente dell’onnipotenza e dell’amore del Padre, che Gesù ha rivelato nella sua vicenda terrena. La misericordia divina riveste un significato particolare nella vita e nell’itinerario spirituale di Papa Francesco e con lei, come ricordato nella Lettera Apostolica Misericordia et Misera, anche “il Sacramento della Riconciliazione ha bisogno di ritrovare il suo posto centrale nella vita cristiana”. Servendosi quasi completamente delle parole del Pontefice, con questo volume, la Penitenzieria Apostolica intende offrire un supporto alla Confessione e alle Indulgenze. Al suo interno sono contenute indicazioni per il fedele – su che cos’è la confessione, come confessarsi, su come prepararsi al sacramento della confessione, l’Atto di Dolore – per il confessore e un piccolo focus su cosa sono le Indulgenze e come si ottengono.
Il volume è arricchito dai commenti del Santo Padre alle parabole: La peccatrice che bacia i piedi di Gesù (Lc 7,36-50), L’adultera perdonata (Gv 8,1-11), la Parabola del servo spietato (Mt 18,21-35).
L'opera è stata compilata da studiosi abituati alla pastorale pratica - Malio Sodi, Krzysztof Nykiel, Nicola Reali - ed è stata pensata per raggiungere un ampio numero di lettori grazie all'uso di un linguaggio semplice ed accessibile a tutti. Il Dizionario è composto da sessanta voci ed ha il compito di aiutare sia come confessori sia come fedeli a scoprire l'importanza del sacramento della confessione. Nella Prefazione dell'opera, Papa Francesco innalza un vero e proprio inno al conforto e alla benevolenza divina. "L'amore di Dio - dice il Pontefice - è sempre pronto a riversarsi su ciascuno, anche su quanti sono caduti nelle vie di peccato" e alla luce di ciò seppure "in una condizione di debolezza e di fragilità, ogni persona è chiamata a compiere il proprio percorso, e non resta sola nel momento dell'errore perché può contare sul perdono e la comprensione di un Padre, che sempre accoglie e risana".
Il presente volume raccoglie gli atti del Simposio “Penitenza e Penitenzieria nel ‘Secolo’ del Concilio di Trento. Dottrine e prassi in un mondo più largo”, promosso e organizzato dalla Penitenzieria Apostolica. Il Simposio, a differenza dei precedenti, concentra l’attenzione attorno al Concilio di Trento e al Secolo in cui esso ha avuto luogo; gli interventi infatti cercano di creare un ponte tra tutti i secoli precedenti e la immediata vigilia del Concilio considerando sia l’aspetto della riforma protestante sia la problematica legata alle indulgenze. A ciò si legano le decisioni e le linee di attuazione evidenziate nella seconda sessione del simposio per giungere ad accostare alcuni elementi della pastorale penitenziale. Il volume è curato da Manlio Sodi e Alessandro Saraco. La Presentazione è a firma del cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore e la Prolusione è di monsignor Krzysztof Nykiel, Reggente della Penitenzieria Apostolica. Gli interventi sono firmati da grandi nomi, quali: Lorenzo Lorusso; Wojciech Giertych; Andreas Stegmann; Rino Fisichella; Bernard Ardura; Alessandro Saraco; Kirsi Salonen; Simona Negruzzo; Samuele Giombi; Filippo Lovison; Manlio Sodi.
La Penitenzieria Apostolica con il presente sussidio pastorale intende offrire a tutti i fedeli uno strumento per prepararsi adeguatamente e con sincera devozione a ricevere il sacramento del perdono di Dio. All'interno del libro si trova il testo in lingua italiana, inglese, francese, spagnola, tedesca e polacca.
Recentemente la Penitenzieria Apostolica si è fatta promotrice di una serie di Simposi allo scopo di valorizzare il ricco patrimonio di esperienza accumulato lungo i secoli e per presentare il valore e il significato del servizio svolto per le Chiese locali. Questo quarto Simposio ha analizzato in particolare uno dei periodi più significativi per lo sviluppo e la configurazione del sacramento della Penitenza. È il periodo successivo al Concilio Lateranense IV (1215) e immediatamente prima del Concilio di Trento (1545-1563), due eventi che influirono radicalmente sulla teologia e sulla prassi della confessione. Mentre, secondo le norme conciliari, la maggior parte dei fedeli si confessava una volta l'anno, un certo numero di cristiani che conducevano una vita fervorosa, proprio in questo tempo cominciarono ad adottare un altro ritmo, e a fare un uso molto diverso del sacramento della Penitenza. Chiedendo di confessarsi una o due volte al mese o anche una volta alla settimana, essi trasformarono il senso e la funzione stessa del sacramento, che viene così ad occupare un posto centrale nella spiritualità cristiana.