Testi inediti di Derrida dei famosi seminari della scuola degli "alti studi" in scienze sociali. La traduzione dei due volumi di Jacques Derrida Lo spergiuro e il perdono, che riproducono i due seminari tenuti presso l'Ecole des hautes études en sciences sociales nelle due annualità accademiche 1997-1998 e 1998-1999, rappresentano una straordinaria possibilità di ripercorre in modo sistematico come il filosofo francese abbia affrontato uno dei temi più significativi del dibattito filosofico recente. È possibile vedere il progressivo articolarsi con puntuali riferimenti e analitiche spiegazioni come il perdono si configuri come un'esperienza che genera l'impossibile: infatti solo perdonando l'imperdonabile abbiamo a che fare con il perdono e non con uno scambio economico, un calcolo di convenienza. Questa esperienza impossibile del perdono emerge attraverso un confronto con Agostino, Rousseau, Hegel, Lévinas, Platone, Aristotele, ma anche con Shakespeare, Baudelaire, Blanchot e con le scene di perdono che si sono moltiplicate nello spazio pubblico a partire dagli anni Novanta. Jacques Derrida è stato uno dei maggiori filosofi del nostro tempo. Jaca Book ha pubblicato le sue opere principali. Proseguono inoltre le pubblicazioni dell'edizione critica di Seminari e Corsi. Vittorio Perego insegna Storia della filosofia presso la Facoltà teologica di Milano e l'Istituto di Scienze religiose. È studioso del pensiero contemporaneo sia tedesco che francese.
Questo volume raccoglie alcuni testi giovanili di Derrida: un saggio importante - La fenomenologia e la chiusura della metafisica (1966), a cui l'autore rimanda ne La voce e il fenomeno - e cinque recensioni di testi relativi all'interpretazione di Husserl, nelle quali emergono la prospettiva teoretica e le preoccupazioni che non cesseranno di animare il percorso del filosofo francese. Questi testi - a cura di Vittorio Perego, con Postfazione di Vincenzo Costa - ci permettono di accedere all'officina al cui interno Derrida forgiò la propria originale proposta filosofica. In essi sono preparate le idee fondamentali che non cesseranno di guidare il suo percorso e viene definita la sua posizione riguardo alla questione della metafisica.
Questo volume raccoglie alcuni testi giovanili di Derrida: un saggio importante - "La fenomenologia e la chiusura della metafisica" (1966), a cui l'autore rimanda ne "La voce e il fenomeno" - e cinque recensioni di testi relativi all'interpretazione di Husserl, nelle quali emergono la prospettiva interpretativa e le preoccupazioni che non cesseranno di animare il percorso del filosofo francese. Questi testi - a cura di Vittorio Perego, con Postfazione di Vincenzo Costa - ci permettono di accedere all'officina al cui interno Derrida forgiò la propria originale proposta filosofica. In essi sono preparate le idee fondamentali che non cesseranno di guidare il suo percorso e viene definita la sua posizione riguardo alla questione della metafisica.