Data di pubblicazione: Aprile 2011
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 24,00
A cura di: Silvano Petrosino
Volume pubblicato in coedizione con l'Università Cattolica di Milano
Contributi di: Christine Barbier-Kontler, Monica Bisi, Christian Cannuyer, Maria Antonietta Crippa, Davide Domenici, Pierluigi Nicolin, Edith Parlier-Renault, Rosamaria Parrinello, Silvano Petrosino, Virginie Prevost, Gilles Sauron, Anca Vasiliu, Matteo Vercelloni
Il volume raccoglie gli atti del primo Seminario Internazionale organizzato nel 2010 dall’«Archivio "Julien Ries" per l’antropologia simbolica» presso l’Università Cattolica di Milano.
Al centro del volume è posto il tema dell’abitare interpretato come il gesto antropologico per eccellenza: l’uomo esiste in quanto abita, e nell’abitare egli manifesta sempre il proprio specifico modo d’essere. All’interno di questa prospettiva il «monumentale» è emerso, più che come il tratto specifico di determinate costruzioni (i monumenti in senso stretto), come il carattere stesso di ogni costruire umano, che in quanto tale sarebbe sempre abitato dal rinvio all’altro e dunque dal simbolo. Attorno a questa ipotesi lavorano saggi che da una parte mettono in luce i fondamenti simbolici delle società umane (Cina imperiale, Antico Egitto, Mesoamerica, ecc.), dall’altra denunciano anche le derive di una rappresentazione del potere che, come accade in molta architettura contemporanea, scollandosi da ogni legame comunitario, finisce per interpretare la monumentalità solo come feticcio mercificato.
A cura di: Silvano Petrosino
Volume pubblicato in coedizione con l'Università Cattolica di Milano
Contributi di: Christine Barbier-Kontler, Monica Bisi, Christian Cannuyer, Maria Antonietta Crippa, Davide Domenici, Pierluigi Nicolin, Edith Parlier-Renault, Rosamaria Parrinello, Silvano Petrosino, Virginie Prevost, Gilles Sauron, Anca Vasiliu, Matteo Vercelloni
Il volume raccoglie gli atti del primo Seminario Internazionale organizzato nel 2010 dall’«Archivio "Julien Ries" per l’antropologia simbolica» presso l’Università Cattolica di Milano.
Al centro del volume è posto il tema dell’abitare interpretato come il gesto antropologico per eccellenza: l’uomo esiste in quanto abita, e nell’abitare egli manifesta sempre il proprio specifico modo d’essere. All’interno di questa prospettiva il «monumentale» è emerso, più che come il tratto specifico di determinate costruzioni (i monumenti in senso stretto), come il carattere stesso di ogni costruire umano, che in quanto tale sarebbe sempre abitato dal rinvio all’altro e dunque dal simbolo. Attorno a questa ipotesi lavorano saggi che da una parte mettono in luce i fondamenti simbolici delle società umane (Cina imperiale, Antico Egitto, Mesoamerica, ecc.), dall’altra denunciano anche le derive di una rappresentazione del potere che, come accade in molta architettura contemporanea, scollandosi da ogni legame comunitario, finisce per interpretare la monumentalità solo come feticcio mercificato.