Le parole sono armi, diceva Lenin. E quelle dei poeti sono armi di raffinatezza e potenza tutte particolari. Le poesie possono cambiare il mondo? O almeno insegnare a guardarlo in un modo nuovo? Esistono poesie che ci sono riuscite? A queste domande risponde Daniele Piccini, raccogliendo testi poetici di tutti i tempi e di tutti i paesi, che hanno lasciato un segno indelebile nelle vite di tutti noi. Una lettura godibilissima e irrinunciabile, per scoprire - o riscoprire - quanto la poesia sia importante nella nostra vita.
La poesia italiana degli ultimi cinquant'anni circa è una pianta lussureggiante e in gran parte "misteriosa" nel senso che i suoi frutti non sono stati assaggiati dal grande pubblico. Questa antologia è una scelta delle migliori poesie pubblicate dal 1960 a oggi, offerte al lettore con un agile commento.
"Qualunque vera e motivata poesia tende a ricostruire un universo perduto: anche se non lo sa, fa questo; e si tende e si modella a questa aspirazione, a quel fine per la maggior parte inconscio. Le immagini e il ritmo, e la metrica, il verso collaborano alla costituzione di un ordine che riflette il misterioso ordine perduto e percepito come mancante; in ogni poesia c'è questo senso di vacanza, questo senso non di immobilità su sé stessa, ma di movimento per il rimpianto e verso qualcosa che le manca. E questa mancanza è simultaneamente causa di rimpianto e di attesa." Mario Luzi