Hanno più di 1500 anni eppure parlano agli uomini di oggi con una immediatezza e una profondità senza precedenti. Il ‘cuore inquieto’ con cui Agostino rilegge la propria vita alla luce della sua intensa esperienza di fede è anche il nostro cuore moderno alle prese con la domanda più antica del mondo: l’uomo è artefice della propria felicità? Leggere le Confessioni vuol dire confrontarsi con i temi più intimi, mettere a nudo le emozioni, le insoddisfazioni e i desideri che vivono nel nostro animo, e che da un classico della letteratura cristiana riportano al nostro mondo di europei moderni. Qual è il rapporto tra la bellezza e la verità? È possibile un’amicizia vera e duratura? Quanto è libera la volontà dell’uomo? Siamo schiavi del tempo o possiamo in qualche modo dominarlo? Come confrontarci con l’esperienza del male e del dolore? Agostino, nostro fratello, cerca risposte per sé e per noi.
E oggi la sua ‘voce’ ha una nuova opportunità, frutto di un’iniziativa che ha riscosso un meritato successo: la lettura quasi integrale delle Confessioni da parte di grandi ‘voci’ di oggi, attori come Glauco Mauri, Alessandro Preziosi e altri.
Il CD con le registrazioni di queste letture, tenutesi nell’Università Cattolica di Milano da gennaio a marzo 2006, è unito a un volume che raccoglie i commenti ai testi agostiniani dei più grandi specialisti in materia, seguendo un modello di accostamento ai classici che restituisce ai testi fondamentali della nostra tradizione culturale una nuova vita, nell’emozione della lettura e nella comprensione dei contenuti.
Il volume raccoglie gli atti del Convegno internazionale promosso dal «Gruppo italiano di ricerca su Origene e la tradizione alessandrina», tenutosi a Milano nel settembre del 1999. Nella prima sezione, la spiritualità di Origene viene indagata in rapporto al contesto generale della «cura dell’anima» nel mondo tardoantico e agli specifici antecedenti alessandrini, Filone e Clemente. La parte centrale del volume è consacrata all’analisi di alcune delle componenti più decisive della concezione spirituale origeniana (la preghiera, il magistero nella Chiesa, il confronto con lo gnosticismo), mentre la sezione conclusiva si concentra sulla figura di Origene, ormai assurto al rango di «maestro di vita spirituale» nella tradizione dell’occidente cristiano, da Ambrogio a Meister Eckhart. Il volume si caratterizza così per il fecondo intreccio di competenze e di approcci che, pur non pretendendo di esaurire un tema tanto esteso, consentono la visione d’insieme di una tra le più decisive tradizioni del cristianesimo, dalle sue origini alla sua rinascita alle soglie del mondo moderno. Un ineludibile punto di riferimento, quindi, per ogni futuro studio della spiritualità e della fortuna del maestro alessandrino.
In continuità con i due tomi Ambrosius Episcopus, apparsi in questa stessa Collana in occasione del XVI centenario della elevazione di Ambrogio alla cattedra episcopale di Milano, si colloca il presente volume, che raccoglie gli Atti delle intense giornate del Congresso internazionale di studi tenutosi a Milano dal 4 all'11 aprile 1997 per celebrare i milleseicento anni del transitus del grande vescovo. Il Congresso celebrativo, che per di più si pone alla fine di un secolo che ha visto la ricerca scientifica penetrare decisamente e senza resistenze ideologiche nel campo degli studi sul cristianesimo antico con una strumentazione critica prima sconosciuta, ha inteso svolgere innanzitutto una funzione di sistemazione storico-critica. I contributi di studiosi ricchi di una produzione pluridecennale su Ambrogio tracciano un bilancio esaustivo della figura del santo e della sua opera, e al contempo aprono nuovi orizzonti e prospettive ulteriori di ricerca, quasi per rispondere al compito che Ambrogio assegna all'intelligenza dell'uomo: nova semper quaerere et parta custodire (de paradiso 25). Il notevole numero degli apporti testimonia l'interesse che continua a rivestire questa grande figura e la sua inesausta complessità.