A partire dal 2009 l'Amministrazione delle Chiese d'Italia del Patriarcato di Mosca ha iniziato la necessaria opera di traduzione dell'ufficiatura liturgica slavonica in italiano. Dopo l'edizione del primo volume dello Sluzhebnik (Libro del celebrante, EDB 2014), la Commissione per la traduzione dei testi liturgici si è dedicata parallelamente sia al secondo volume - contenente soprattutto l'ufficio vespertino e la Liturgia dei Presantificati - che al Molitvoslov, orientato perlopiù all'uso privato delle famiglie. La totale assenza di un compendio che riunisse le principali preghiere tipiche della devozione ortodossa si era fatta sempre più grave, superando in urgenza quella dei testi liturgici pur importanti che erano rimasti fuori dai primi progetti editoriali. Di qui la scelta di dare alle stampe innanzitutto il Molitvoslov e restituire così ai fedeli un testo utilizzabile per le necessità quotidiane (preghiere del mattino e della sera), per la preparazione ai divini misteri (preghiere prima e dopo la comunione) e per molto altro ancora. Si tratta complessivamente di una traduzione piuttosto agevole e comunque adatta ad un pubblico italofono.
L'opera offre i testi che la Chiesa Ortodossa (nella fattispecie il Patriarcato di Mosca) utilizza all'altare per le principali ufficiature liturgiche. Si tratta della prima traduzione italiana integrale dello "Sluzhebnik", condotta secondo criteri scientifici rigorosi e approvata ufficialmente per l'uso liturgico.