Il "secolo breve" è finito nel 1991: com'è, come sarà il nuovo secolo in cui abbiamo cominciato a vivere? Come saranno le guerre? Sopravviveranno le nazioni? E saranno ancora gli Stati Uniti il paese leader? Con quali nuovi e sconvolgenti problemi - dal degrado ambientale alla crescita demografica dovremo convivere? A queste e ad altre domande cerca di dare risposta Eric John Hobsbawm, Fellow della British Academy e Honorary Fellow del King's College di Cambridge.
Molti sono, per l'autore, i processi che mettono a repentaglio la democrazia. Prima di tutto la globalizzazione economica e l'accentramento di un grande potere decisionale nelle mani di poche multinazionali che sfuggono al controllo politico. Poi la creazione di organismi sovranazionali, più lontani dai cittadini, spesso governati da élite tecnocratiche non formate attraverso competizioni elettorali. E come se non bastasse, anche le nuove tecnologie, come Internet alterano il meccanismo tradizionale della rappresentanza politica (basti pensare all'uso spesso arbitrario dei sondaggi).