Questo volume intende ricostruire le variegate relazioni che intercorsero fra filosofi ed eruditi francesi ed italiani nell'arco dell'Ottocento. Mentre nella penisola italiana il discutere delle cose di Francia fu insieme un interrogarsi sulla nostra complessa vicenda storica e sul faticoso costituirsi dello stato unitario, niente di simile è riscontrabile oltralpe: la cultura filosofica italiana vi rimase infatti una zona opaca e poco nota. Articolato in due sezioni - Filosofia francese, filosofia italiana: sguardi incrociati e Momenti e figure - il libro offre una ricostruzione degli sviluppi che talune dottrine ebbero nelle due culture nazionali, come nel caso dello spiritualismo, del positivismo o del neokantismo; ad essa segue una puntuale disamina di singole figure, Cousin e Balzac, Guyau e Durkheim, Croce e Sorel. Attraverso una serie di sondaggi, gli interventi individuano punti di vista originali, contribuendo a gettare nuova luce su aspetti decisivi della cultura fra Otto e Novecento.