Il rapporto con i media è oggi al centro della nostra vita, struttura primaria con cui comunichiamo e facciamo esperienza dell'arte e del mondo e perciò oggetto di studio in vari campi disciplinari (comparatistica, sociologia, media studies). Dentro questo panorama sempre più dinamico e intricato, il volume esplora proprio le intersezioni tra cinema, letteratura e altri media seguendo due direttrici, che coniugano teoria e analisi critica. La prima indaga in modo preciso e aggiornato cinque questioni fondamentali: l'adattamento, l'intertestualità, la novellizzazione, la traduzione intersemiotica, il transmedia storytelling. La seconda individua e analizza quattordici film usciti negli ultimi trent'anni, assunti come casi esemplari - e scommesse interpretative - per scoprire le molte facce dell'intermedialità, fra cinema d'autore, classici rivisitati, saghe di successo e mutazioni transmediali.
È un "tempo di fantasmi e teatrini" quello immaginato da Melo Vassallo, continuamente assediato dagli umori e dalle voci di una città nera come la sciara. I tre drammi della maturità artistica dell'autore disegnano orizzonti carichi di pathos, di assalti frenetici, di crisi comiche inarrestabili, di una deformazione grottesca e umoristica, dove non esiste riparo per le ombre dei vivi e dei morti. Il quartiere, la città e la casa sono spazi angusti, inchiodati al sogno-incubo di memorie ancestrali, talora attraversati dal guizzo di una natura concorde. Eppure, nonostante la miseria e l'abbandono, Lupo, Caterina e Donna Nedda sono 'anime salve', che chiedono "mille anni al mondo mille ancora".