Per interpretare il nostro sistema sociale è necessario ricorrere, secondo Hartmut Rosa, alla categoria di accelerazione che, innescata e sostenuta dalla competitività, genera l'esperienza che ognuno di noi fa di sentirsi costantemente in ritardo su tutto, portando a una sorta di alienazione autoinferta per l'iniziativa di prolungarsi da soli il tempo lavorativo. È proprio attraverso il dinamismo incessante della crescita che il sistema capitalistico cerca la sua stabilità. Sembra non vi sia alternativa al correre, al produrre, alla prestazione: che fare? Rallentare? Accelerare? Rosa individua una terza via nel concetto di risonanza: risuonare con il mondo e con l'altro significa ascoltare entrambi perché ci parlano, senza ridurli a qualcosa da trasformare secondo le nostre esigenze. Educare alla risonanza - nella scuola - significa educare alla cittadinanza, alla sostenibilità, alla vita buona.
Nel suo Messaggio per la 57a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali papa Francesco ci ricorda che solo quando si realizza fino in fondo la donazione di sé nell'amore, «secondo verità nella carità» (Ef 4,15) si comunica in modo pieno. Il Papa si appella alla «responsabilità di ciascuno», quasi a sottolineare che nell'ambiente digitale tutti possono e devono essere protagonisti di «una comunicazione aperta e accogliente », che cioè parte dall'incontro e dall'ascolto, che trae la sua linfa dal cuore. Questo volume offre commenti e approfondimenti del Messaggio del Santo Padre, ma anche spunti operativi per il lavoro in ambito pastorale ed educativo. Uno strumento a disposizione di giornalisti, operatori dei media, direttori diocesani, sacerdoti, insegnanti, catechisti e famiglie. Papa Francesco Parlare col cuore Vincenzo Corrado - Pier Cesare Rivoltella, Introduzione Walter Capriotti, Dentro l'immagine di copertina Commenti: Vincenzo Corrado, Quattro terapie per una comunicazione cordiale Paolo Ruffini, «Basta amare bene per dire bene» Ernesto Olivero, Disarmare gli animi promuovendo un linguaggio di pace Adriano Fabris, Per una comunicazione coinvolgente Ruggero Eugeni, Senza metterci la faccia. L'eclissi del volto nei media contemporanei Giuseppina D'Addelfio, Parlare con il cuore, parlare secondo verità Giovanna Frosini, Cor ad cor loquitur. Il cuore umile e grande della comunicazione Giuseppina De Simone, Parlare con il cuore nel processo sinodale Arnoldo Mosca Mondadori, Eucaristia: fonte e culmine della comunicazione Pier Cesare Rivoltella, Per una pedagogia del dialogo Strumenti per l'uso pastorale del Messaggio di: Domenico Beneventi, Stefania Careddu, Alessandra Carenzio, Elisa Farinacci, Eleonora Mazzotti, Mariangela Parisi, Sergio Perugini, Marco Rondonotti, Ufficio Liturgico Nazionale CEI.
Papa Francesco, nel suo Messaggio per la 56a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, recupera l'invito di sant'Agostino («Non abbiate il cuore nelle orecchie, ma le orecchie nel cuore») e rilancia l'esortazione di san Francesco d'Assisi a «inclinare l'orecchio del cuore». La capacità di ascoltare è preziosa soprattutto nel nostro «tempo ferito»: la buona comunicazione «presta attenzione alle ragioni dell'altro e cerca di far cogliere la complessità della realtà», mentre oggi «in molti dialoghi noi non comunichiamo affatto», cerchiamo soltanto di imporre il nostro punto di vista. Questo volume vuole accompagnare giornalisti, operatori dei media, direttori diocesani, sacerdoti, insegnanti, catechisti e famiglie nella lettura e nell'approfondimento del Messaggio del Santo Padre, offrendo commenti e riflessioni ma anche spunti operativi da declinare in ambito pastorale ed educativo.
Sul tracciato delle parole di papa Francesco, percorrendo i sentieri e i rivoli del suo Messaggio, «Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria» (Es 10,2). La vita si fa storia, si rinnova anche quest'anno - alla quinta edizione - la proposta di riflessione e di approfondimento attraverso una prospettiva multidisciplinare che coinvolge accademici e giornalisti, intellettuali e teologi, artisti internazionali e grandi testimoni di impegno civile. Un "cortile dei gentili" pronto a dare riverbero alle parole del Papa, un invito a raccontare «il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l'intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri», per individuare chiavi di lettura del Messaggio, per attivare raccordi con la vita quotidiana e la prassi pastorale.
Un testo aggiornato focalizzato sull'innovazione delle tecnologie nel contesto educativo all'interno e all'esterno dell'ambito scolastico. L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili in modo autonomo o per assegnazione del docente. Il codice presente sulla copertina di questo libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma digitale interattiva specificamente pensata per accompagnare e verificare i progressi durante lo studio. Le attività formative e valutative sono dettagliate nella pagina di catalogo dedicata al libro, consultabile all'indirizzo link pearson.it/B3E3A6A9 o tramite QR code.
La didattica sta vivendo una nuova centralità: le trasformazioni del contesto socio-culturale, il protagonismo dei media digitali, i nuovi stili e ritmi di apprendimento dei più giovani, le esigenze di aggiornamento nelle professioni ne spiegano le ragioni. Questa centralità trova conferma nei nuovi paradigmi e linee di ricerca (neurodidattica, enattivismo, semplessità), tutti accomunati dall'importanza dell'insegnante, della sua guidance nel contesto della classe. Il manuale vuole rendere conto dello scenario che ne deriva, segnato dalla consapevolezza del valore della didattica come sapere professionale, dei processi di trasposizione e regolazione, della pratica riflessiva nella formazione e nello sviluppo professionale, del ruolo che le tecnologie giocano al riguardo. Infine, una ricca selezione di contenuti digitali disponiblii online ne costituisce la funzionale estensione.
A che età e con quali modalità introdurre gli schermi - della televisione, del videogioco, del computer - nella vita dei bambini? La formula 3-6-9-12 indica quattro tappe fondamentali: 3 anni, l'entrata nella scuola dell'infanzia; 6 anni, la primaria; 9 anni, l'incontro con la letto-scrittura; 11-12 anni, il passaggio alla scuola secondaria. Così come esistono regole per introdurre nella dieta del bambino latticini, verdure e carne, allo stesso modo è possibile immaginare una "dietetica" degli schermi, per imparare a usarli correttamente. Rinunciando a due tentazioni: idealizzare queste tecnologie e demonizzarle. Un testo rivolto a genitori e insegnanti, per capire e approfondire un nodo educativo sempre più centrale.
La didattica sta vivendo una nuova centralità: le trasformazioni del contesto socio-culturale, il protagonismo dei media digitali, i nuovi stili e ritmi di apprendimento dei più giovani, le esigenze di aggiornamento nelle professioni ne spiegano le ragioni. Questa centralità trova conferma nei nuovi paradigmi e linee di ricerca (neurodidattica, enattivismo, semplessità), tutti accomunati dall'importanza dell'insegnante, della sua guidance nel contesto della classe. Il manuale vuole rendere conto dello scenario che ne deriva, segnato dalla consapevolezza del valore della didattica come sapere professionale, dei processi di trasposizione e regolazione, della pratica riflessiva nella formazione e nello sviluppo professionale, del ruolo che le tecnologie giocano al riguardo. Infine, una ricca selezione di contenuti digitali disponiblii online ne costituisce la funzionale estensione.
Il volume costituisce un'agile documentazione di un percorso di ricerca e formazione progettato e condotto tra il 2011 e i primi mesi del 2012 dall'USR della Lombardia in collaborazione con il CREMIT (Centro di Ricerca sull'Educazione ai Media, all'Informazione e alla Tecnologia) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Obiettivo dell'intervento era di procedere a un'analisi dei modelli e delle esperienze presenti sul territorio per ricavare da essi indicazioni ai fini di una riprogettazione degli assetti organizzativi e dei modelli tecnologici e didattici da utilizzare. Sulla base di questa indagine è stato costruito il percorso di formazione che, attraverso un modello di Blended Instruction (adattato da quello sviluppato da Gilly Salmon per la Open University), ha inteso fornire agli insegnanti competenze aggiornate in materia di didattiche inclusive e tutoriali e di tecnologie didattiche. Il risultato atteso (e verificato con successo) è stata la realizzazione di una piattaforma di temi e attenzioni sulla base della quale immaginare una ridefinizione del sistema e la prosecuzione della formazione.