Il 12 settembre 1612, interpretando il decreto di Paolo V Sanctissimus Dominus Noster, la Monarchia Cattolica introdusse la pratica del giuramento di fedeltà all'Immacolata Concezione per tutti i ministri del sovrano, che fu poi esteso a università, municipalità, ordini cavallereschi e confraternite, in tutti i suoi domini. Questa decisione, indipendente dalla volontà della Chiesa di Roma, si tradusse in un intenso dibattito politico e alimentò controversie teologiche già esistenti riguardo alle posizioni immacoliste. La difesa della causa dell'Immacolata Concezione rientrò nel discorso politico della Monarchia Cattolica, tanto attraverso la pubblicistica come tramite la produzione artistica e letteraria, convertendosi, per i territori appartenenti alla Corona asburgica, in un elemento di promozione dell'unità, tale da esaltare fortemente la coesione tra di essi pur appartenendo a un sistema policentrico.
Da oltre un secolo studiosi di tutto il mondo consultano la straordinaria documentazione conservata presso l’Archivio della Fabbrica di San Pietro, l’istituzione che dal 1506 presiede non solo agli interventi di costruzione, decorazione e manutenzione ma anche ad ogni aspetto della vita della basilica vaticana, spirituale, liturgico, cerimoniale, amministrativo etc. Innumerevoli sono gli studi che nel corso del tempo hanno attestato l’importanza di questo patrimonio unico al mondo, ma negli ultimi anni sono stati aperti nuovi filoni di ricerca, frutto di una più ampia lettura delle carte dell’Archivio, che dai soli ambiti storici, artistici e architettonici si è spostata anche verso altri settori, da quello più eminentemente spirituale ai non meno rilevanti aspetti economici, sociali e amministrativi. Dalla fioritura di una vasta letteratura storico-artistica, si è passati a studi di più ampio respiro sull’evoluzione della struttura della Fabbrica di San Pietro, dalla fondazione alla sua natura giuridica e all’organizzazione interna ed esterna, dalla preparazione e strutturazione delle maestranze alla programmazione delle diverse attività lavorative, dalla centralità ed esemplarità delle sue tecniche edili e costruttive alla trasmissione dei saperi, dalla grande influenza esercitata sulla realtà romana, alla proiezione verso l’area italiana e verso il mondo. Se le ricerche sugli aspetti storico-artistici hanno messo in luce la valenza e il profondo significato delle opere d’arte raccolte nella Basilica di S. Pietro, giungendo a rappresentare un punto di riferimento inequivocabile nel mondo dell’arte, lo studio della Fabbrica ha dunque aperto nuovi e stimolanti orizzonti d’indagine. Questo volume raccoglie i frutti di alcuni dei più recenti studi condotti sui documenti dell’Archivio Storico della Fabbrica di San Pietro da un gruppo di ricercatori provenienti da ambiti scientifici e accademici diversi; si tratta di studi selezionati con il triplice obiettivo di evidenziare il carattere fortemente interdisciplinare delle ricerche, di diffonderne i risultati e di mettere in luce l’influenza che le attività della Fabbrica hanno esercitato nel corso dei secoli sullo sviluppo culturale, tecnico-edilizio, economico e sociale della città di Roma. I dieci saggi che compongono l’opera, infatti, tratteggiano in modo inequivocabile un legame indissolubile con la città eterna: la vicenda plurisecolare della Fabbrica di San Pietro si radica profondamente in quella di Roma, che a sua volta trova nelle carte dell’Archivio della Fabbrica una fonte di conoscenza storica unica, preziosa, insostituibile. Un importante corredo iconografico, costituito anche da rare ed inedite immagini, accompagna i diversi saggi firmati dai maggiori esperti e studiosi di ogni singolo argomento.