Il più recente e aggiornato studio sul fenomeno della religiosità popolare condotto a partire dai dati dell'indagine sociologica svolta durante l'Ostensione del corpo di Sant'Antonio nel 2010.
Contenuto
Uno studio sulla religiosità popolare condotto a partire dall’indagine sociologica svolta durante l’Ostensione del corpo di sant’Antonio nel 2010 a Padova. Le riflessioni di sociologi, giornalisti, filosofi e teologi, evidenziano come la religiosità popolare non sia residuo del passato, bensì capace di rigenerarsi entrando in relazione con le domande dell’uomo contemporaneo. 200 mila persone in 6 giorni (15 - 20 febbraio 2010) si sono recate alla Basilica di Padova per venerare i resti mortali di sant’Antonio: 60 % donne 64,3 % età tra 30 e 59 anni 41,7 % diplomati 23,7 % laureati Interventi di: A. Castegnaro, U. Sartorio, I. De Sandre, L. Berzano, M. Marzano, G. Giordan, S. Fadel, A.M. Valli, A. Fabris, C. Dotolo, A. Matteo.
Destinatari
Tutti gli interessati al fenomeno della religiosità popolare e della devozione antoniana.
Autore
ALESSANDRO CASTEGNARO, Presidente dell’Osservatorio Socio-Religioso Triveneto, membro del Consiglio Scientifico della sezione «Sociologia della Religione» dell’AIS, insegna Sociologia nella Facoltà Teologica del Triveneto. Tra le ultime pubblicazioni: Religione in standby, (Marcianum Press 2008) e, come curatore: Apprendere la religione, (EDB 2010), C’è campo? Giovani, spiritualità, religione (Marcianum Press 2010). UGO SARTORIO ha insegnato teologia fondamentale e dal 2005 è direttore del «Messaggero di sant’Antonio». Dal 1988 al 1997 e di nuovo dal 2006 è alla direzione della rivista «Credere Oggi». Tra le ultime pubblicazioni: Fare la differenza. Un cristianesimo per la vita buona (Cittadella 2011), Tra notizia e spiritualità. Editoriali sul filo (Cittadella 2012), Scenari della fede. Credere in tempo di crisi (EMP 2012).
Un libro sui «vizi di ultima generazione», quelli che vanno per la maggiore, con suggerimenti per contrastarli. Secondo un’indagine «AstraRicerche/Messaggero di sant’Antonio» gli italiani sono affetti – in ordine decrescente – da maleducazione e arroganza, individualismo e consumismo, indifferenza e irresponsabilità, disonestà e corruzione, scarso rispetto per la natura e l’ambiente, dipendenza da sostanze, carrierismo e competizione senza regole e freni, immaturità e infantilismo, intolleranza e fondamentalismo. Il testo offre spunti concreti per guardarsi dentro e intorno, cercando di dare eleganza e spessore morale al proprio stile di vita. Il volume, curato da UGO SARTORIO, presenta i contributi di ENZO BIANCHI, fondatore e priore della comunità monastica di Bose; CHINO BISCONTIN, sacerdote; ANGELO CASILE, sacerdote e direttore dell’Ufficio Cei per i problemi sociali e il lavoro; ENRICO FINZI, laureato in filosofia e presidente di Astra Ricerche; UMBERTO FOLENA, giornalista, scrittore, editorialista dell’«Avvenire»; ALBERTO FRISO, giornalista del «Messaggero di sant'Antonio»; TONINO LASCONI, sacerdote e scrittore; LUCIANO MASSAROTTO, frate minore conventuale e direttore della Comunità San Francesco di Monselice (Padova); LUIGI MEROLA, sacerdote e consulente per la Commissione parlamentare antimafia; ARRIGO MIGLIO, vescovo di Ivrea; VITTORIO NOZZA, sacerdote e direttore di Caritas Italiana; DOMENICO SIGALINI, vescovo di Palestrina (Roma); GIOVANNI VENTIMIGLIA, filosofo.
Destinatari
Tutti.
Autore
UGO SARTORIO, francescano conventuale, è nato a Gambara (BS) nel 1958. Dopo aver insegnato per molti anni teologia fondamentale, dal 2005 è direttore editoriale e dal maggio 2010 direttore generale del «Messaggero di sant’Antonio». Con le Edizioni Messaggero Padova ha pubblicato Credere in dialogo (2002) e curato i volumi: Annunciare il Vangelo oggi: è possibile? (2005), Orizzonte virtù (2008) e Scacco matto ai vizi (2009).