Il volume mette a tema la procreazione ottenuta mediante tecnologie e le conseguenze antropologiche, culturali e sociali di questo fenomeno che avviene ormai da anni nelle società occidentali e che la presente collana aveva colto, con largo anticipo, editando ben 18 anni orsono il testo intitolato "Famiglia generativa o famiglia riproduttiva?". In che senso il fatto procreativo è un fatto di natura? Quali i suoi limiti invalicabili? Se, e come, possiamo identificare le caratteristiche specie-specifiche del generare umano? Dove va posta l'origine del generare? Quali le possibili conseguenze del "generare tecnologico" sia dal punto di vista del generante che del generato? Questi gli interrogativi, di assoluta rilevanza, al centro dei contributi di carattere teologico, etico, psicologico, filosofico, sociologico, giuridico, medico che, nel loro articolarsi, offrono un apporto fondativo e analitico al dibattito odierno, superando l'angustia di tecnicismi e ideologismi per delineare un orizzonte culturale di senso che consenta di identificare la posta in gioco. Il testo consentirà agli studiosi e a chi è quotidianamente a contatto con questa problematica, di confrontarsi con una riflessività di ampio respiro in grado di offrire chiavi di lettura del fenomeno con riferimento alle dinamiche familiari e al loro svolgersi nel tempo.
Gli anziani attivi sono al centro di un'attenzione crescente in Italia e in Europa. Scegliere di svolgere un ruolo attivo anche in età avanzata si configura, innanzitutto, come un'opzione soggettiva, che chiama in gioco l'intero spettro delle risorse fisiche, psicologiche, relazionali, etiche e valoriali di cui l'individuo dispone. Questa opzione personale assume una specifica rilevanza a livello societario poiché, mediante l'activity, è possibile per la persona anziana esperire una dimensione intersoggettiva e prosociale, cruciale per il perseguimento di un soddisfacente ruolo sociale. Il presente volume offre un'articolata riflessione di natura interdisciplinare avvalendosi di contributi sociologici, psicologici e socio-demografici. Il fenomeno dell'active ageing è analizzato sia per quanto riguarda gli scambi tra le generazioni sia per ciò che concerne il benessere e la soddisfazione, l'uso delle tecnologie multimediali e i comportamenti prosociali e di volontariato. Un valore aggiunto del volume è rappresentato dal fatto che la maggior parte dei contributi si è potuta avvalere dei risultati emersi da una corposa ricerca quantitativa condotta in Italia e di analisi condotte a livello europeo.
Adozione e affido non sono forme nuove di fare famiglia. Da sempre hanno rappresentato una risposta spontanea del sociale al bisogno di 'cura' dei bambini privi di un contesto familiare adeguato e al tempo stesso una espressione del desiderio 'generativo' e prosociale delle famiglie. Si tratta di due istituti giuridici che meritano di essere rilanciati, sottolineandone le potenzialità e riscoprendone la più autentica natura. Infatti sono forme che consentono di mettere in luce alcuni elementi costitutivi del famigliare, essenziali oggi, forse più che in passato, per riflettere sul significato dell'essere genitori e dell'essere figli. Adozione e affido si collocano nel punto di intersezione tra familiare e sociale e ne rivelano la profonda interconnessione: anche il sociale, perciò, è chiamato ad assumere una specifica responsabilità nel sostenere le famiglie attraverso le diverse tappe del percorso dell'adozione e dell'affido. La trattazione congiunta delle tematiche relative all'adozione e di quelle relative all'affido, nei risvolti di somiglianza e di distinzione, e il respiro interdisciplinare e internazionale che attraversa tutti i contributi qualificano in modo peculiare questo volume, che si rivolge a studenti, a professionisti e a operatori del settore impegnati nell'accompagnamento delle famiglie adottive e affidatarie.
‘Sempre connessi’ potrebbe essere lo slogan che descrive in modo sintetico uno dei tratti distintivi della società attuale, soprattutto per quanto riguarda le generazioni più giovani, particolarmente sensibili e aperte alle nuove modalità di stabilire relazioni e rapporti ‘in rete’. Certamente si tratta di una ‘rivoluzione tecnologica’ non-neutrale che suscita spesso reazioni radicali e di segno opposto e interroga chi ha responsabilità educative. Quali rischi e quali opportunità può comportare l’utilizzo delle nuove tecnologie rispetto alla vita delle famiglie? Come e perché è importante raccogliere la sfida che i nuovi spazi sociali online lanciano alla relazione tra genitori e figli? Attraverso la presentazione di riflessioni multidisciplinari e dei risultati emersi da ricerche condotte in ambito sociologico, pedagogico e psicologico, questo libro si pone l’obiettivo di approfondire cosa significa per la famiglia fronteggiare l’insieme dei cambiamenti tecnologici che, dall’avvento di internet, influenzano la vita quotidiana dei suoi membri. Nell’ambito di tali trasformazioni, uno sguardo specifico è rivolto al mondo dei social network, la cui ampia diffusione, soprattutto nelle giovani generazioni, interpella la specifica cura relazionale e socio-educativa propria della famiglia.
La collana «Studi interdisciplinari sulla famiglia » è lo strumento di divulgazione culturale scientifica del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia (CASRF) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il Centro, che opera dal 1976, si occupa di ricerca scientifica sulla famiglia e di formazione di alto livello rivolta a professionisti che lavorano con e per le famiglie. In esso si confrontano competenze pluridisciplinari attinenti principalmente gli ambiti psicologico e sociologico, con aperture alla teologia, alla demografia, all’economia, alla giurisprudenza e alla storia. Gli studiosi che fanno parte del Centro si riconoscono in una specifica prospettiva relazionale di comprensione dei fenomeni familiari che viene indicata nel settore psicologico come approccio relazionale simbolico. In tale ottica la famiglia è intesa come luogo costitutivo del legame tra generi, generazioni e stirpi. Ad essa è riconosciuto lo statuto di ‘soggetto societario’, protagonista attivo nella costruzione dell'identità personale, dell'azione educativa e delle politiche sociali.
Il volume affronta sul piano della riflessione teorica e dell’approfondimento empirico il significato che assumono i legami familiari nell’esperienza delle persone migranti, gli aspetti problematici che li caratterizzano e quelli che li rendono risorsa per coloro che li attivano, una sorta di ‘capitale’ umano e sociale da coltivare e spendere nelle difficili dinamiche di incontro con i Paesi ospitanti.
Il volume si articola in tre parti: la prima, intitolata Il quadro teorico interdisciplinare di riferimento, offre le coordinate utili a inquadrare adeguatamente il complesso fenomeno della migrazione considerato entro una prospettiva familiare attraverso contributi di tipo socio-demografico, psicologico, sociologico e filosofico.
La seconda parte focalizza peculiarmente il tema delle reti sociali, delle politiche e dei servizi, identificando processi di rilevanza sociale che hanno significative ripercussioni sulle famiglie coinvolte nelle scelte migratorie.
La terza parte, infine, offre sia una ricognizione critica della letteratura sulle famiglie migranti, sia la presentazione di alcune ricerche psico-sociali e cliniche.
Il testo rappresenta quindi uno strumento rivolto agli studiosi e agli operatori che fronteggiano le problematiche connesse ai fenomeni migratori nell’ambito dei servizi alla persona e alla famiglia.
Il tema della procreazione assistita, oggi di grande attualità, coinvolge la persona nella sua interezza e implica rilevanti trasformazioni valoriali, culturali, relazionali, di adattamento, di differenziazione e di impatto sulla società. È lo stesso concetto di famiglia a essere messo in discussione, nel momento in cui, mediante il ricorso alle tecniche riproduttive, si scinde la genitorialità biologica da quella sociale. Hanno origine, in tal modo, indubbi cambiamenti all'interno della famiglia, nella moltiplicazione dei ruoli parentali e, di conseguenza, nelle dinamiche relazionali tra i suoi membri, e all'esterno della famiglia, nelle dinamiche sociali che contraddistinguono la generatività e la considerazione che di essa ha la società nel suo complesso. Il dilemma tra una concezione di famiglia 'generativa' e una di famiglia 'riproduttiva' si ripropone come nodo ineliminabile, di tipo valoriale ed etico, nelle tecnologie di procreazione assistita. La società contemporanea e i suoi apparati scientifici di riflessione, eludendo la dimensione relazionale della procreazione e della sterilità, faticano a sciogliere tale nodo e tendono a una sua semplificazione, di tipo tecnicistico, che possa, quasi automaticamente, condurre a una sua risoluzione. Il presente volume dà conto dello spessore etico, relazionale, biologico, psicologico, sociologico del dilemma: in particolare, la prima parte ricostruisce il quadro di riferimento del fenomeno della fecondazione assistita secondo un'ottica pluridisciplinare.