Il quinto volume della collana 'Donne e società' si occupa di una tematica di estremo interesse: il tempo delle donne. Argomento alquanto stimolante perché affronta direttamente il problema della visibilità femminile e della condizione sociale delle donne, nel tentativo di abbattere pregiudizi e false credenze. Spaziando in ambiti disciplinari molteplici, nel tempo della storia, dell'economia, del diritto, della comunicazione, della letteratura e più in generale della società, si cerca di evidenziare gli inganni di una situazione ancora irrisolta, mentre il tempo dell'attesa è scaduto per tutte le donne. L'attuale fase, di crisi e di cambiamento profondo, offre un'occasione importante per uscire dal tempo 'maschile', per recuperare il tempo delle donne, aperto al dialogo e alla diversità. L'edizione 2012 del corso 'Donne, politica e istituzioni' ha offerto l'occasione per la pubblicazione del presente volume al cui interno convergono non solo i saggi stimolati dalle discussioni in aula, ma anche gli interventi correlati al progetto della 'Banca dati dei talenti femminili' allestito dall'Università di Udine.
La tematica molto attuale de "Le imprese delle donne", affronta in questo quarto numero della collana "Donne e società", viene indagata nei suoi molteplici significati attraverso approcci disciplinari di differente natura, caratterizzati tuttavia da commistioni e reciproche interdipendenze. Il volume è suddiviso in due sezioni: la prima comprende riflessioni di carattere storico-letterario-comunicativo, mentre la seconda raccoglie esegesi economico-giuridiche. Il fil rouge che intreccia assieme queste diverse analisi è dato dal fattore culturale, cioè dalla diffusione della conoscenza come strumento per prendere consapevolezza della insostenibilità della differenza di genere e per combattere la persistenza di pregiudizi valoriali.
I volumi racchiudono le riflessioni e gli studi che amici e colleghi dedicano a Maria Amalia D'Aronco, docente di Filologia germanica all'Università di Udine. La diversità dei settori disciplinari di provenienza degli autori appare più spiccata nel primo volume, curato da Silvana Serafin: i saggi spaziano infatti da analisi di carattere linguistico e di prassi traduttoria a indagini di tipo storico e scientifico, cui si aggiungono ricerche sulla letteratura di lingua inglese, francese e spagnola. Il secondo volume, a cura di Patrizia Lendinara, riunisce scritti di colleghi italiani e stranieri su tematiche filologiche vicine a quelle di Maria Amalia D'Aronco: in particolare il vasto campo della civiltà anglosassone e primo medio inglese, nel suo doppio versante volgare e latino. La pubblicazione vuole essere un riconoscimento per l'attività di una studiosa di fama internazionale, interprete attenta sia al dato linguistico che alla cifra letteraria di molteplici opere e i cui contributi scientifici costituiscono un punto di riferimento per scrupolosità, serietà metodologica e originalità d'indagine.