A 135 anni dalla pubblicazione dell'unico catalogo dell'ultima fra le grandi collezioni principesche di Roma, questo volume consente finalmente di uscire dall'ombra a una significativa sequenza di sculture della prodigiosa raccolta, accuratamente selezionate dai curatori. L'aura leggendaria che avvolge la celebre collezione Torlonia non si deve soltanto alla sua straordinaria ampiezza e all'altissima qualità delle opere, ma anche al fatto che da decenni la raccolta non è più visibile al pubblico. Il catalogo, che accompagna la mostra allestita a Villa Caffarelli (Musei Capitolini) dal 14 ottobre 2020 al 29 giugno 2021, si pone dunque come un aggiornato ed esauriente strumento di conoscenza dei capolavori della collezione, oggetto di lunghi e accurati restauri che hanno restituito ai marmi la fisionomia di inediti, documentata dalla campagna fotografica di Lorenzo De Masi. Affidata ai maggiori specialisti è la folta serie di saggi di inquadramento e di approfondimento sulla storia del collezionismo e della museografia, di interventi sulla fortuna visiva delle sculture a partire dal Rinascimento, di contributi su aspetti più peculiari cui fanno seguito le schede scientifiche delle opere a registrare e interpretare le importanti scoperte che il progredire degli studi archeologici ma soprattutto la pulitura delle sculture ha rivelato rispetto alla qualità dei marmi e alle integrazioni moderne che fanno delle opere Torlonia dei veri e propri palinsesti del gusto antiquario.
Per Saxl, come già per Warburg, l'astrologia (e l'iconografia astrologica) occupa un posto centrale nella storia della tradizione classica, poiché le antiche divinità, travolte come tali dal crollo del paganesimo, sono però sopravvissute nel Medioevo non solo come nomi dei pianeti (o dei giorni della settimana), ma anche come simboli di altrettante "essenze", e del loro influsso sugli uomini e la loro vita. Il cristianesimo non aveva nulla da sostituire all'antico sistema astrologico, con la sua pretesa universalizzante di spiegare e prevedere i destini dell'uomo e il carattere di ognuno: tramandata (ma anche osteggiata) come una sapienza in sé chiusa e coerente, l'astrologia conservò quindi, quasi in un bozzolo, frammenti dell'antica scienza e dell'antica mitologia. Le strade di questa storia, che Saxl ripercorre con dominio delle fonti e delle immagini più disparate, portano da Babilonia al Rinascimento italiano attraverso tappe molteplici, fra cui hanno un posto specialissimo i greci e gli arabi. Passando per luoghi e culture così diversi tra loro, le figure degli dei e delle costellazioni vengono in più d'un modo ripensate, e perfino stravolte, ma restano pur sempre riconoscibili e per così dire "pronte al recupero" fino a comporre per la cultura occidentale un sensibile e ricchissimo deposito di memoria storica.