Data di pubblicazione: Aprile 2009
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 9,80
«Ricercare, costruire la pace e assicurare alla Chiesa le condizioni per svolgere la propria azione nella libertà e nella pace: fu questa la sua azione paziente e faticosa; per questo si spese con piena fiducia, sapendo che la pace anzitutto e soprattutto è dono di Dio, da implorare con fede ed orante perseveranza». E ancora: «L'azione pastorale e diplomatica del card. Casaroli, che coincide in gran parte con la cosiddetta Ostpolitik della Chiesa, si muove in effetti fra questi due poli: il bene della Chiesa, "essere ambasciatore di Cristo", e la ricerca del dialogo possibile, "per tutto riconciliare"». Con queste due espressioni efficacemente sintetiche, il Segretario di stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, ricorda l'opera diplomatica di Agostino Casaroli durante un importante convegno (Città del Vaticano 10.6.2008) coordinato dal card. Achille Silvestrini. Il simposio ha riguardato l'opera del card. Casaroli, nell'arco di una lunga e privilegiata collaborazione con i cinque pontefici del secondo Novecento (da Pio XII a Giovanni Paolo II), centrandone tre aspetti essenziali: il disegno e lo spirito dell'Ostpolitik vaticana; lo sviluppo della costruzione dell'Europa; un primo bilancio storiografico.
Il volume oltre a riprenderne gli atti approfondisce, attraverso uno speciale contributo del card. König, pubblicato postumo, la relazione tra il dialogo ecumenico con le Chiese ortodosse e l'Ostpolitik.
Sommario
Introduzione (G. Brunelli). Le beatitudini di un cardinale (A. Sodano). L'Ostpolitik di Agostino Casaroli (T. Bertone). Agostino Casaroli tessitore delle relazioni tra i popoli. La Polonia (W. Bartoszewski). L'Europa dell'est (J.-B. Raimond). Verso l'Europa a piccoli passi (J.-L. Tauran). La sollecitudine per le Chiese (A. Silvestrini). Ostpolitik: un bilancio storiografico (A. Giovagnoli). Appendice 1. Telegrammi di saluto (Benedetto XVI, S. Dziwisz, G. Napolitano, M. Gorbachev). Appendice 2. Il dialogo ecumenico e l'Ostpolitik (F. König).
Note sul curatore
Il cardinale Achille Silvestrini (Brisighella [RA] 1923) è prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali. È entrato nel servizio diplomatico nella Sezione per gli Affari ecclesiastici straordinari della Segreteria di Stato nel 1953. Dal 1958 al 1969 è stato tra i collaboratori dei segretari di Stato D. Tardini e A.G. Cicognani. Nel 1971 ha accompagnato l'Arcivescovo Casaroli nella visita a Mosca per depositarvi lo strumento di adesione della Santa Sede al Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari. Nel 1972 è stato delegato-aggiunto alle consultazioni di Helsinki in preparazione della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa, partecipando poi a tutte le fasi successive della Conferenza. Ha guidato le delegazioni della Santa Sede alla Conferenza dell'ONU sull'uso pacifico dell'energia nucleare (Ginevra 1971) e alla Conferenza sull'attuazione del trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari (Ginevra l975). Nel 1979 è stato nominato segretario del Consiglio per gli affari pubblici della Chiesa e promosso all'episcopato. Nella nuova responsabilità ha guidato la delegazione della Santa Sede per la revisione del Concordato lateranense e condotto le trattative con le autorità italiane fino alla firma dell'Accordo (18.2.1984). Innumerevoli sono state le missioni diplomatiche da lui compiute da nel corso di quegli anni. Dal 24.5.1991 al 25.11.2000 è stato prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.
«Ricercare, costruire la pace e assicurare alla Chiesa le condizioni per svolgere la propria azione nella libertà e nella pace: fu questa la sua azione paziente e faticosa; per questo si spese con piena fiducia, sapendo che la pace anzitutto e soprattutto è dono di Dio, da implorare con fede ed orante perseveranza». E ancora: «L'azione pastorale e diplomatica del card. Casaroli, che coincide in gran parte con la cosiddetta Ostpolitik della Chiesa, si muove in effetti fra questi due poli: il bene della Chiesa, "essere ambasciatore di Cristo", e la ricerca del dialogo possibile, "per tutto riconciliare"». Con queste due espressioni efficacemente sintetiche, il Segretario di stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, ricorda l'opera diplomatica di Agostino Casaroli durante un importante convegno (Città del Vaticano 10.6.2008) coordinato dal card. Achille Silvestrini. Il simposio ha riguardato l'opera del card. Casaroli, nell'arco di una lunga e privilegiata collaborazione con i cinque pontefici del secondo Novecento (da Pio XII a Giovanni Paolo II), centrandone tre aspetti essenziali: il disegno e lo spirito dell'Ostpolitik vaticana; lo sviluppo della costruzione dell'Europa; un primo bilancio storiografico.
Il volume oltre a riprenderne gli atti approfondisce, attraverso uno speciale contributo del card. König, pubblicato postumo, la relazione tra il dialogo ecumenico con le Chiese ortodosse e l'Ostpolitik.
Sommario
Introduzione (G. Brunelli). Le beatitudini di un cardinale (A. Sodano). L'Ostpolitik di Agostino Casaroli (T. Bertone). Agostino Casaroli tessitore delle relazioni tra i popoli. La Polonia (W. Bartoszewski). L'Europa dell'est (J.-B. Raimond). Verso l'Europa a piccoli passi (J.-L. Tauran). La sollecitudine per le Chiese (A. Silvestrini). Ostpolitik: un bilancio storiografico (A. Giovagnoli). Appendice 1. Telegrammi di saluto (Benedetto XVI, S. Dziwisz, G. Napolitano, M. Gorbachev). Appendice 2. Il dialogo ecumenico e l'Ostpolitik (F. König).
Note sul curatore
Il cardinale Achille Silvestrini (Brisighella [RA] 1923) è prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali. È entrato nel servizio diplomatico nella Sezione per gli Affari ecclesiastici straordinari della Segreteria di Stato nel 1953. Dal 1958 al 1969 è stato tra i collaboratori dei segretari di Stato D. Tardini e A.G. Cicognani. Nel 1971 ha accompagnato l'Arcivescovo Casaroli nella visita a Mosca per depositarvi lo strumento di adesione della Santa Sede al Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari. Nel 1972 è stato delegato-aggiunto alle consultazioni di Helsinki in preparazione della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa, partecipando poi a tutte le fasi successive della Conferenza. Ha guidato le delegazioni della Santa Sede alla Conferenza dell'ONU sull'uso pacifico dell'energia nucleare (Ginevra 1971) e alla Conferenza sull'attuazione del trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari (Ginevra l975). Nel 1979 è stato nominato segretario del Consiglio per gli affari pubblici della Chiesa e promosso all'episcopato. Nella nuova responsabilità ha guidato la delegazione della Santa Sede per la revisione del Concordato lateranense e condotto le trattative con le autorità italiane fino alla firma dell'Accordo (18.2.1984). Innumerevoli sono state le missioni diplomatiche da lui compiute da nel corso di quegli anni. Dal 24.5.1991 al 25.11.2000 è stato prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.