
Era il 1975 quando per la prima volta sulle pagine de "Il Giornalino" uscì la trasposizione a fumetti di "Romeo e Giulietta", realizzata da Gianni De Luca sulla sceneggiatura di Rudolph. E da allora, quest'opera rappresenta uno degli esempi più riuscito della rivoluzione del linguaggio narrativo del fumetto, caratterizzato dalla ricerca della dinamicità totale attraverso l'uso di grandi piani sequenza e la ripetizione dei personaggi in una stessa tavola per meglio seguirne i movimenti e i dialoghi, come nelle tavole che Botticelli dipinse per la Divina Commedia. "Intere sequenze cinematografiche riassunte in un'unica tavola e fondali neri di palcoscenici soltanto immaginati; c'è un fumetto liberato dalle proprie griglie grafiche e ci sono vignette che diventano autonomi elementi scenografici; ci sono strutture architettoniche che si fanno cornici di vignette e ci sono fedelissime ricostruzioni di affreschi, vetrate, dipinti rinascimentali": così descrive Laura De Luca, figlia del disegnatore, la storia dei due sfortunati innamorati resi immortali da Shakespeare e qui proposta in un volume cartonato.