Negli ultimi due decenni la storia della lingua italiana ha conosciuto un intenso sviluppo, conquistando una posizione centrale nel panorama degli studi umanistici. Quest'opera in tre volumi intende mettere a frutto le innovazioni metodologiche più recenti, per ricostruire quella parte di storia linguistica (la più ampia, non solo cronologicamente) che è legata agli usi scritti dell'italiano. Il risultato è una mappa nitida e aggiornata: un prezioso strumento di lettura e insieme d'interpretazione complessiva della nostra storia linguistica. Grazie alle nuove forme di scrittura telematica, l'italiano è oggi non solo parlato ma anche scritto quotidianamente dalla maggioranza degli italiani. E questo per la prima volta nella sua storia. Ciò non toglie che anche nei secoli scorsi l'italiano scritto abbia avuto una sua vita esterna alla letteratura e tutt'altro che limitata alla sfera ufficiale. I saggi raccolti in questo terzo volume intendono dar conto della vitalità e della varietà di questi usi, in alcuni casi strettamente connessi alla dimensione parlata, in altri legati a esigenze private o addirittura personali.
Negli ultimi due decenni la storia della lingua italiana ha conosciuto un intenso sviluppo, conquistando una posizione centrale nel panorama degli studi umanistici. Quest'opera in tre volumi intende mettere a frutto le innovazioni metodologiche più recenti, per ricostruire quella parte di storia linguistica (la più ampia, non solo cronologicamente) che è legata agli usi scritti dell'italiano. Il risultato è una mappa nitida e aggiornata: un prezioso strumento di lettura e insieme d'interpretazione complessiva della nostra storia linguistica. Per secoli la lingua della poesia italiana è stata quasi una lingua a parte. Ma ciò non vuol dire che sia sempre stata uguale a sé stessa: non solo ha subito mutamenti nel corso del tempo ma, a seconda del tipo di testo o del tema, è stata di volta in volta modulata dal punto di vista metrico, stilistico, testuale. I saggi raccolti in questo primo volume intendono mostrare tale varietà di soluzioni attraverso l'analisi delle forme adottate per i principali generi della scrittura inversi: dalla lirica alla poesia didascalica, dal poema epico al teatro, con un'attenzione specifica agli sviluppi novecenteschi.
Negli ultimi due decenni la storia della lingua italiana ha conosciuto un intenso sviluppo, conquistando una posizione centrale nel panorama degli studi umanistici. Quest'opera in tre volumi intende mettere a frutto le innovazioni metodologiche più recenti, per ricostruire quella parte di storia linguistica (la più ampia, non solo cronologicamente) che è legata agli usi scritti dell'italiano. Il risultato è una mappa nitida e aggiornata: un prezioso strumento di lettura e insieme d'interpretazione complessiva della nostra storia linguistica. La lingua della prosa letteraria è stata a lungo, nella storia dell'italiano, un territorio di confine tra il dominio fortemente codificato della lingua poetica e quello ben più mutevole della scrittura usuale. I saggi di questo secondo volume s'incentrano su generi che raramente abbracciano l'intero arco della storia letteraria (come nel caso della narrativa breve o della drammaturgia), e più spesso nascono e si sviluppano lungo periodi storico-letterari dei quali divengono prodotti emblematici (come nel caso dei volgarizzamenti medievali o del romanzo contemporaneo).