Da sempre, per il grande pubblico, l'Apocalisse attribuita a Giovanni è sinonimo di profezia sulla fine del mondo e quindi di predizione dei cataclismi futuri che ne segneranno il collasso. Questo nuovo commento intende proporre una chiave interpretativa radicalmente diversa, in linea con le acquisizioni più recenti della ricerca storica. Dall'analisi emergono così un'opera e un autore, che, nella cornice della cultura e della società imperiale del I sec. d.C., si sforzano di promuovere fra i seguaci di Gesù un ideale incentrato sulla purezza sacerdotale dei membri del gruppo e sul carisma e l'autorità profetici.