Questo libro presenta al pubblico italiano tre scritti autobiografici di Greve che si riferiscono al suo esilio, ed in particolare alla vita clandestina condotta nei dintorni di Lucca, alcune lettere di Don Arturo Paoli, che lo aiutò a nascondersi, travestito da frate, nel convento dei Padri Oblati al Volto Santo e una intervista del curatore a Don Arturo, ormai un ultranovantenne che vive in Brasile, dove ha fondato una comunità cristiana ai confini del Paraguay.