I miracoli affascinano: attraggono e provocano. Dicono la nostra propensione a meravigliarci. Ma oggi, in piena marcia trionfale della ragione illuministica, sono ancora proponibili all’ascoltatore? Nell’epoca della scienza, non indicano forse una forma sorpassata di superstizione? per esempio: un fenomeno che oggi definiamo “guarigione spontanea” è identico a ciò che ieri veniva chiamato “miracolo”? Che cosa significa propriamente parlare di “miracolo”, che forma di linguaggio si adotta, quali presupposti si hanno? Come comprendere e narrare, allora, i miracoli di Gesù?
In una parte introduttiva il volume chiarisce questioni di metodo sul genere letterario, oltre a offrire una panoramica della ricerca storica.
Nella parte centrale, ogni racconto di miracolo viene esaminato nel dettaglio, analizzandone la forma linguistica, la struttura narrativa, il contesto storico e sociale, lo sfondo religioso e teologico.
Segue una proposta di comprensione attualizzante, recuperando l’intenzione comunicativa presente in origine.
Una particolare attenzione viene dedicata agli aspetti estetici e linguistici della narrazione – al loro potenziale per l’esegesi – e alla storia della ricezione di quel testo
Ulteriori excursus tematici dedicati arricchiscono volta per volta lo sguardo sullo specifico racconto di miracolo.