Musicista attivo e apprezzato nella vita musicale del suo tempo, Guido Albanese ha legato il suo nome soprattutto al grande successo popolare di "Vola, vola, vola", ma la sua opera comprende amche liriche da camera, canti popolari, brani corali colti e popolari e colonne sonore per il cinema e il teatro. Il personale progetto di questo compositore, così legato alle potenzialità espressive della musica e della poesia della propria terra, ne fanno un personaggio che merita di essere studiato in ambito musicologico.
Quando nell'Ottocento la Russia irruppe sulla scena della letteratura, il mutamento fu radicale e irreversibile. Qualcosa di analogo, ma ben più discreto, avvenne con la musica, nata anch'essa d'improvviso, con Glinka, e sviluppatasi poi attraverso una fioritura dove spiccavano maestri sommi quali Musorgskij e popolarissimi come Cajkovskij. Si scoprì in tal modo come a est della Germania, che per secoli aveva rappresentato l'Oriente della musica, si aprisse un altro territorio, immenso, che avrebbe aggiunto una speziatura sino ad allora ignota al mondo dei suoni e scompaginato la nostra stessa abitudine di pensare la musica.
"Nei quindici anni che ci separano dalla prima pubblicazione di questo testo, il mondo musicale ha cambiato faccia: alcuni direttori sono morti (Karajan, Celibidache, Bernstein, Solti, Gavazzeni), altri sono usciti di scena (Giulini)... e intanto nuove meteore sono sopraggiunte anche al di fuori delle volontà delle multinazionali del disco". Nuova edizione di un'opera che affronta il grande tema dell'interpretazione musicale attraverso l'orchestra; da Spontini a Wagner, da Toscanini a Karajan, Muti, Sinopoli, Chailly.
Un sussidio unico nel campo delle pubblicazioni liturgico-musicali dedicate alla Liturgia delle Ore della domenica. Questa partitura consente l'accompagnamento dei canti con l'organo o l'armonio.