Simile a un dio mi sembra quell'uomo che siede davanti a te, e da vicino ti ascolta mentre tu parli con dolcezza e con incanto sorridi. E questo fa sobbalzare il mio cuore nel petto. Se appena ti vedo, subito non posso più parlare, la lingua si spezza, un fuoco leggero sotto la pelle mi corre, nulla vedo con gli occhi e le orecchie mi rombano, un sudore freddo mi pervade, un tremore tutta mi scuote: sono più verde dell'erba; e poco lontana mi sento dall'essere morta. Ma tutto si può sopportare... Saffo (fr. 31 V.) Arrivano da un passato remotissimo e sono giunti fino a noi sopravvivendo a catastrofi storiche immani, quali la fine della civiltà antica e i secoli bui del medioevo. Sono i classici della tradizione greca e latina, autentiche pietre miliari della cultura occidentale come la conosciamo oggi, opere che hanno plasmato la nostra immaginazione per millenni. Con l'usata maestria, Piero Boitani si affida al piacere del proprio gusto personale e sceglie fior da fiore per indurci a godere del fascino intatto e della radiosa forza di suggestione dei capolavori antichi. Un viaggio da vertigine, accompagnato da un ricco corredo di immagini, che muove dalla Grecia dell'epica omerica di Achille e Ulisse, della tragedia e dell'invenzione della storia, per approdare poi a Roma, al suo prezioso lascito letterario reso eterno da opere come l'Eneide di Virgilio e le Metamorfosi di Ovidio. Marco Aurelio esortava a «vivere con gli dèi», adattando sé stessi alla sorte assegnata. Sulle orme dell'imperatore filosofo, si potrebbe dire «vivi con i classici!» e la vita ti parrà lieve.
Una guida preziosa per gli amanti dell'iconografia e della storia del cristianesimo; un approccio semplice per imparare a riconoscere, contemplare e pregare con le icone; un raffinato volume d'arte religiosa corredato da una eccezionale documentazione fotografica. Il volume offre una galleria delle icone più suggestive e significative della tradizione ortodossa raccontate attraverso diverse angolature: storia, arte, teologia, antropologia, cosmologia, liturgia e spiritualità. Un viaggio alla scoperta della tecnica pittorica, delle concezioni estetiche e delle principali scuole di produzione delle icone con uno sguardo agli artisti più importanti e alle loro opere.
Gli Exultet rappresentano un capitolo della storia dell'arte medioevale di straordinaria importanza ancorché poco conosciuto. In questo senso il libro rappresenta una scoperta. Di una vasta produzione fra l'XI e il XIV secolo sono sopravvissuti solo una ventina di esemplari, conservati per lo più in musei diocesani locali. Non esiste una pubblicazione destinata al grande pubblico che descriva questi particolari codici offrendo una panoramica pressoché completa. Il volume descrive con ricchezza di documentazione sia le immagini miniate, sia le diverse versioni degli spartiti musicali, sia lo svolgimento dei riti pasquali, permettendo al lettore di cogliere pienamente la ricchezza figurativa, musicale e liturgica dei codici.
Il Padre nostro è l'unica preghiera che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli. Ogni frase, nel testo, esprime sia richieste materiali e spirituali, sostegno per la sopravvivenza, perdono dei peccati, salvezza, sia l'impegno del cristiano a vivere secondo la volontà di Dio: con la testimonianza, la fedeltà, l'amore. Con questo progetto musicale, l'autore Daniele Ricci compie, attraverso otto canti, un percorso spirituale di ricerca, di meditazione e preghiera, scomponendo il Padre nostro nei diversi momenti invocativi e dedicando a ognuno un brano, per soffermarsi sulle singole espressioni, sviluppandole, riflettendo sui contenuti, vestendole di suoni, armonie, voci e ritmi. Una proposta musicale originale e profondamente spirituale, particolarmente significativa nell'anno 2024, dedicato da Papa Francesco alla preghiera e a questa nello specifico, anche in preparazione all'anno giubilare della Chiesa 2025. Brani: Tu Padre nostro – Santifichi il tuo nome – Che venga il regno – La tua volontà – Signore dacci il pane – Nel perdono che tu ci regali – Padre non ci lascerai – Libera dal male.
I canti di questo fascicolo sono incisi nel CD Padre Nostro.
Questo cofanetto regalo contiene la serie completa della collana L'arte racconta la Bibbia che si propone di insegnare la "grammatica" dell'arte cristiana, mostrando come l'arte di tutti i tempi abbia riletto e interpretato personaggi ed episodi della Bibbia. A partire dal testo biblico e dalle altre fonti che hanno ispirato gli artisti, l'autrice esplora i vari temi iconografici con linguaggio divulgativo, ma fondato su rigorose basi scientifiche. Ogni capitolo presenta in apertura il testo biblico o degli apocrifi, a cui segue la presentazione dei modelli iconografici, per descrivere poi l'ambientazione della narrazione pittorica, i suoi protagonisti e gli elementi simbolici utilizzati. Scandaglia poi i riferimenti artistici, organizzati secondo categorie fondamentali che aiutano il lettore a orientarsi con precisione: i protagonisti e gli altri personaggi, l'ambiente, gli elementi simbolici, i modelli iconografici (che mostrano con quanta creatività gli artisti reinventano i moduli codificati preesistenti).
Ogni porta aperta è un segno luminoso per l'umanità, che oggi si presenta come un popolo di pellegrini di speranza alla ricerca della pace, della giustizia, di un mondo più rispettoso dell'altro e del creato. Il volume, curato da don Nicola Gaglio - che ha messo a disposizione le immagini della stupenda Porta del Paradiso di Monreale - intende valorizzare la ricchezza della tradizione liturgica e artistica ed è arricchito da un approfondimento del teologo don Giuliano Zanchi sul tema della soglia nello spazio liturgico. Varcare la porta santa è sempre un affacciarsi sull'anticipo di quel Regno che è già in mezzo a noi grazie alla presenza viva del Risorto. In tal senso, ogni porta che introduce nello spazio liturgico può essere una porta del Paradiso.
Da sempre, nella storia, le città hanno guidato i cambiamenti decisivi. Oggi, più che mai, competizioni e conflitti globali si misurano nelle città: quelle che includono e che crescono; quelle che declinano e che perdono. Alcune, addirittura, letteralmente affondano. Le crisi climatiche, le trasformazioni del lavoro, della mobilità, dell'abitare, la transizione green e le sfide digitali stanno imponendo cambiamenti profondi. Mutano e si trasformano abitudini, servizi, istruzione. In questo libro, attualissimo, documentato e ricco di dati, Francesco Rutelli - riconosciuto per la visione e i risultati ottenuti nel governo della Capitale - descrive strategie e fattori di gestione della città che distinguono quelle vincenti da quelle perdenti. E allora: sarà meglio puntare sull'industrializzazione del turismo, su nuove architetture e infrastrutture, su grandi eventi, sull'attrazione di investimenti e finanza? Su knowledge economy, tecnologia, ricerca, innovazioni, centri di formazione di eccellenza? Nel mondo qualcuno prenderà il testimone di Silicon Valley o di Hollywood? Come impatterà il caos delle nuove megalopoli africane sul futuro prossimo dell'Europa? Sarà Singapore a interpretare il ruolo svolto per decenni da Hong Kong? E l'Italia? Le nostre città devono conoscere una nuova stagione di grandi trasformazioni. Quali possono essere i nuovi modelli di governo e organizzazione capaci di realizzare innovazioni coraggiose a beneficio dei cittadini per la sostenibilità, l'autonomia energetica, la gestione delle acque, facendo funzionare rivoluzioni digitali, inclusione sociale e una nuova e rinnovata partecipazione civica?
Vogliamo avere il 'controllo della situazione' senza esserne ossessionati; vogliamo sfuggire alla morsa del controllo senza finire 'fuori controllo'. Cosa cerchiamo nel controllo di noi stessi, degli altri e del mondo e cosa ci lascia insoddisfatti se lo otteniamo? In che consiste, dunque, il controllo? Il libro intende rispondere a questa domanda e lo fa interrogando la storia e i contorni di questo concetto, attraverso la filosofia, il diritto, la sociologia. Ma, soprattutto, attraverso l'arte contemporanea, in particolare attraverso le opere di due grandi artisti. Tehching Hsieh - 'il Maestro' secondo Marina Abramovic - con le sue incredibili performance, tutte della durata di un anno, che rivelano i risvolti più intimi del nostro rapporto con il controllo e l'incontrollabilità e chiamano in causa la relazione tra l'arte e il grande libro confuciano 'dei mutamenti', I Ching. Thomas Hirschhorn, uno dei protagonisti della scena artistica contemporanea, che lavora alle sue opere 'sotto la soglia del controllo', facendo emergere i rapporti incommensurabili tra l'ipersensibilità dell'Occidente e il suo risvolto oscuro, quello che affiora dal dark web e dalle violenze planetarie.
Già nell'antica Grecia esistevano artiste donne, che hanno decorato palazzi e lasciato tracce del loro lavoro. Durante il Medioevo, per lo più considerato un periodo nel quale le donne non godevano di alcun rilievo nella società, molte opere sono nate grazie alla manualità femminile, che si poteva esprimere soprattutto nei conventi. L'esplosione dell'arte al femminile risale però al Rinascimento, quando alcune artiste sono arrivate a occupare posti di rilievo nelle corti più prestigiose d'Europa godendo di una fama pari ai propri colleghi uomini. Bisogna attendere la fine dell'Ottocento per vedere alcune artiste esporre nelle mostre accanto a pittori uomini: spesso si tratta di compagne di artisti famosi, altre volte di donne capaci di imporre la propria personalità oltre al proprio talento. Sono le apripista di un fenomeno che nel corso del XX secolo diventerà inarrestabile: le artiste firmeranno i manifesti delle avanguardie storiche e saranno sempre più protagoniste, finché nella seconda parte del secolo supereranno i propri colleghi in quanto a fama e quotazioni sul mercato. "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori" è il titolo della celeberrima opera di Giorgio Vasari che, nel Rinascimento, ha costituito un vero e proprio canone. Oggi Costantino D'Orazio rende onore alle tante 'eccellenti artiste' di cui i canoni si sono troppo spesso dimenticati.
Mons. Raffaello Martinelli esperto divulgatore dei misteri della fede attraverso modalità di grande impatto, offre un percorso spirituale attraverso le immagini per riflettere sulle virtù cristiane a partire dai meravigliosi affreschi della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo a Roma. Questa chiesa, infatti, realizza una feconda simbiosi di arte, cultura e fede e svolge quella funzione di biblia pauperum dell'arte sacra di ogni tempo. Il libro utilizza il testo e le immagini delle slides del power-point, disponibili anche sul suo canale youtube a cui ci si può collegare puntando i vari Qr Code che si trovano alla fine dei capitoli. Un modo nuovo e coinvolgente per entrare nella profondità della fede.
Ti sei mai svegliato con una musica in testa? Probabilmente, quella sarà la colonna sonora della tua intera giornata. Ecco, queste pagine contengono delle brevi riflessioni che prendono spunto ogni giorno da un brano musicale diverso. Un modo nuovo di iniziare bene la propria giornata leggendo una paginetta e ascoltando, magari con le cuffie in metrò, una splendida canzone. Da Battiato ai Nomadi, da Celentano a Jovanotti, passando per canzoni iconiche del presente e del passato.
Il mondo, per chi lo sa guardare, rivela dimensioni del bello spesso impercettibili a occhio nudo. Il bello che, quando si accende, porta salvezza. Il bello a cui Philippe Daverio ha dedicato la vita. Una visione appassionata, un rigore pieno di ironia, una curiosità eclettica che ritroviamo in questo volume ispirato alla celebre trasmissione televisiva Passepartout. Si va dalla Venezia di Canaletto alla Roma di Caravaggio, dalla Siena del Medioevo alla Genova del "secolo d'oro", dalla Napoli dei Borbone alla Bologna dei Carracci e alla Mantova dei Gonzaga: un viaggio alla scoperta delle più importanti città italiane attraverso artisti, monumenti, antiche dimore e corti di mecenati. In compagnia della sua voce inconfondibile, visitiamo luoghi e conosciamo pittori, incrociamo biografie e scopriamo movimenti, ci soffermiamo su singole opere e componiamo grandi affreschi, scopriamo «l'allodola che salvò Brera» e i «piedi più sporchi della storia dell'arte». Seguendo le sue divagazioni, esploriamo il mondo senza paura di perderci, certi di arrivare sempre al cuore della questione. Un volume elegante, agile e veloce come lo sguardo di Daverio, così sapiente nel posarsi su ciò che è rilevante anche quando è solo un dettaglio, un segreto nascosto, un lampo che attraversa la scena. Il suo modo di narrare l'arte - e con l'arte la storia, la geografia, la filosofia, la musica, la letteratura - rende il passato presente e significativo. Ci trascina in un'avventura che supera i confini dello spazio e del tempo e, alla fine, ci riporta sempre a casa.