Una carrellata di fotografie in bianco e nero per raccontare come vestivano gli italiani dal 1850 fino ai primi anni Sessanta. Dagli abiti tutti pizzi e crinoline ai tailleur anni '60, dai busti e i corsetti che stringevano la vita di dame cicciottelle nell'800 alle ampie gonne degli abiti anni Cinquanta e poi le curiose e pittoresche tenute da spiaggia usate dai bagnanti durante la Belle Epoque e uomini in marsina e panciotto con mantello e cappello... Paletot e papilon, acconciature e cosmetici di principi e contesse, di briganti e popolani accostati in questa galleria di fotografie dimostrano come prima della moda italiana sia esistito uno stile degli italiani.
Quando nell'Ottocento la Russia irruppe sulla scena della letteratura, il mutamento fu radicale e irreversibile. Qualcosa di analogo, ma ben più discreto, avvenne con la musica, nata anch'essa d'improvviso, con Glinka, e sviluppatasi poi attraverso una fioritura dove spiccavano maestri sommi quali Musorgskij e popolarissimi come Cajkovskij. Si scoprì in tal modo come a est della Germania, che per secoli aveva rappresentato l'Oriente della musica, si aprisse un altro territorio, immenso, che avrebbe aggiunto una speziatura sino ad allora ignota al mondo dei suoni e scompaginato la nostra stessa abitudine di pensare la musica.
I milanesi amano il loro Duomo e ne vanno fieri, per questo ne hanno fatto il simbolo e l'emblema della loro città. La guida si propone di far conoscere la storia secolare, i molteplici aspetti artistici, il significato religioso, genuino e profondo, di questo grande monumento cristiano. Il percorso ha inizio dalla piazza del Duomo al di sotto della quale si conservano le memorie archeologiche della Milano cristiana. Il visitatore è poi condotto a fare il giro dell'esterno per ammirare la struttura architettonica. Viene in seguito accompagnato nella scoperta delle numerose opere d'arte con le quali, nel corso dei secoli, la cattedrale è stata arricchita. La visita si conclude sui terrazzi del Duomo dove lo sguardo può spaziare sulla foresta delle guglie e sulla città sottostante. La guida offre infine informazioni sulle devozioni dei milanesi e sui grandi santi della tradizione ambrosiana.
In un unico volume illustrato tutte le anime del grande genio del Rinascimento: l'artista e lo scienziato, lo studioso di anatomia e il raffinato disegnatore. Una biografia avvincente ma anche un accurato esame dei diversi ambiti della sua attività, con particolare attenzione ai grandi capolavori pittorici: dalla Gioconda al Cenacolo; non dimenticando l'approfondimento di aspetti particolari: i codici leonardiani, la restituzione del suo personaggio al cinema e in tv, i rapporti con la ricerca scientifica del tempo. Un libro accurato che si avvale dei testi di specialisti come Carlo Pedretti, André Chastel, Carlo Galluzzi.
Il Codice Atlantico è un'ampia raccolta dei fogli leonardiani. L'opera abbraccia l'intera carriera di Leonardo, per un periodo di oltre quarant'anni, a partire dal 1478. Vi si trova una ricca documentazione dei suoi contributi alla scienza meccanica e matematica, all'astronomia, alla geografia fisica, alla botanica, alla chimica e alla anatomia, disegni di strumenti di guerra e di macchine per volare. Il volume presenta inoltre la registrazione dei suoi pensieri attraverso favole e apologhi, aspetti teorici e pratici della scultura e della pittura, della prospettiva, fino ai materiali usati. Questo cofanetto è suddiviso in tre tomi: il primo comprende i volumi I-IV, il secondo i volumi V-VIII, il terzo i volumi IX-XII.
Pubblicati a Venezia nel 1570 ma attesi e lavorati per un ingente numero di anni, "I quattro libri dell'architettura" rappresentano la summa architettonica del Rinascimento tardo e il purissimo distillato della sapienza di Palladio: sapienza empirica, costruttiva, ma ciò nondimeno raffinata; lungamente ricercata e modellata sul fondamentale exemplum di due illustri predecessori: Marco Vitruvio Pollione e Leon Battista Alberti. In nessun modo tuttavia Palladio può essere considerato semplice imitatore: la materia architettonica trattata - quadripartita in dottrina classica degli ordini, edifici dei privati cittadini, costruzioni di pubblica utilità, architettura religiosa antica - pur prendendo avvio dall'attenta lettura e dal rilievo del patrimonio monumentale dei Romani, si è trasformata in invenzione originale. Il "nuovo" classico di Palladio è lontano da ogni neoclassicismo di maniera: ciò che vive nella sua architettura - e ne fa un organismo unico, "uno intiero e ben finito corpo" - è un sistema di relazioni necessarie, perfettamente calcolate benché non manifestate apertamente: proporzionalità in cui geometria e musica si armonizzano. Difficilmente sopravvalutabili nella vastità della portata, "I quattro libri" di Palladio - per quanto spesso semplificati o equivocati - hanno influenzato l'architettura occidentale per i successivi quattro secoli, modificandola in modo irreversibile.