Un libro che si propone come una sorta di indispensabile «bibbia» per i veri lettori forti, gli instancabili e inarrestabili «maniaci» dei libri. Impossibile elencare tutto ciò che questa anomala guida contiene, tra mille rimandi e richiami tra l’una e l’altra sezione. A titolo puramente di esempio: i mille libri fondamentali: dall’Epopea di Gilgamesh (il libro più antico del mondo, 1700 a.C.) a Harry Potter, con autore, paese e anno di edizione; le vite: brevi cenni biografici in pillole dei più grandi scrittori e poeti di sempre; gli incipit dei più grandi capolavori di sempre; i premi: con gli elenchi dei vincitori dei premi più importanti (Nobel per la letteratura, Man Booker Prize, National Book Award, Pulitzer, Goncourt, Médicis, Renaudot, Goethe, Strega, Viareggio, Campiello, Cervantes...); i best seller: i maggiori di sempre, le serie best seller, i best seller anno per anno dal 1900 a oggi; le stroncature più celebri e più strane, i libri-film: i più importanti libri trasformati in film; le curiosità intorno ai libri; cibo e alcool: cocktail e ricette della letteratura; le più commoventi e divertenti frasi sui libri; una breve storia dell’editoria, da Gutenberg a oggi. Un catalogo, un repertorio, una enorme serie di elenchi, nomi, titoli, richiami. Un modesta guida verso il paradiso per chi ama leggere.
Torna, per la dodicesima volta il Dizionario dei film: enciclopedico nel rigore e nella quantità di dati, l'opera di Mereghetti è arricchita di oltre 4.000 nuove schede. Il dizionario dei film 2018 è uno strumento per chi segue il cinema e ne ama le curiosità e le sottili storie nascoste nelle vite dei suoi protagonisti, scoprendo percorsi di lettura e di visione straordinari. Oltre 7000 pagine; 35.000 schede; 60 percorsi tematici; indice di titoli originali per 25.000 voci; indice degli attori per 48.000 voci; indice dei registi per 10.00 voci.
Un omaggio a Domenico Zipoli (1688-1726), compositore italiano, oggi considerato il musicista più “completo” tra i Gesuiti missionari. L’Autore, il Maestro Sergio Militello, attraverso queste pagine desidera far emergere il tratto umano e spirituale del musicista barocco, cercando di delineare i motivi e gli elementi della sua attività missionaria e le motivazioni interiori che lo hanno portato a ritirarsi, da una possibile carriera, facendosi religioso. Egli propone così una lettura estetico-teologica delle composizioni musicali dello Zipoli “missionario” al fine di mettere in luce l’intendimento evangelizzatore che le caratterizza.
L’Iran è un paese di frontiera, un’area di transito fra oriente e occidente, culla di una peculiare elaborazione architettonica e artistica. la cultura di matrice persiana è una delle più ricche e variegate al mondo. Giovanni Curatola traccia i contorni della civiltà dell’Iran portando alla nostra attenzione l’architettura persiana (compresa l’analisi dei suoi fondamentali aspetti ornamentali) e la cosiddetta «arte decorativa», comprendente preziose miniature, ceramiche, tappeti di ineguagliata fattura. L’incontro fra cultura islamica e mondo occidentale ha prodotto attraverso i secoli modifiche profonde in innumerevoli campi e lo stesso processo si è verificato anche nel mondo islamico, facendoci comprendere meglio le basi delle tendenze artistiche odierne in un mondo che, malgrado i conflitti, è sempre più globalizzato. Le fondamenta dell’arte islamica si ritrovano anche in quella persiana ma, partendo da un’area geografica ben identificabile, si è diffusa attraverso i secoli fino al Caucaso, all’Asia centrale, all’India e, ovviamente, all’Europa. Un esempio? L’arte islamica del mosaico, la cui conoscenza ci è oggi indispensabile per analizzare e comprendere un’intera civiltà sviluppatasi nell’arco di quasi quindici secoli.
Quella di Fabrizio De André è una vita geniale, da ripercorrere attraverso la sua musica. Luigi Viva ci guida in un viaggio per conoscere in profondità l'equilibrio struggente fra il senso dell'ironia e il senso del dramma, il coraggio e la misura, le esperienze di vita del "falegname di parole" e le sue letture, i personaggi di un sottoproletariato che sfugge alla politica, e per questo vicini all'ideale di un'anarchia bonaria. E poi l'amore per i semplici, gli sconfitti e l'attenzione per "gli ignorati e perseguitati dal potere". Questo libro è stato scritto tra il 1992 e il 1999, contemporaneamente a "Non per un dio ma nemmeno per gioco", e il lavoro fu condiviso con Fabrizio De André, che ebbe l'opportunità di vederlo e commentarlo con l'autore. Con questo secondo volume, ricco di ricordi e testimonianze, si completa così l'idea originaria di realizzare uno studio approfondito sulla vita del grande cantautore, sulla sua opera e il suo stile. Ed è come sentire la voce di De André: attraverso i suoi appunti, la sua calligrafia, le fotografie più intime, gli spartiti originali, i testi autografi con le sue correzioni e i suoi ripensamenti.
Sul tema della Guerra e della Pace sono messe a confronto le opere di un pittore che ha percorso il XX secolo, Pablo Picasso, e le parole di un filosofo, Carlo Sini, che ne ha percorsa la seconda parte, entrando nel XXI secolo. Un importante testo di Sylvie Forestier ci accompagna nella Cappella della Guerra e della Pace di Picasso e nella cronologia delle sue opere. Picasso, alla fine della prima guerra mondiale, viaggia in Italia con Cocteau e scopre il mito mediterraneo della pace. La guerra di Spagna con il bombardamento nazista di Guernica ispira a Picasso un capolavoro sulla tragedia della guerra, "Guernica" appunto, accompagnato da opere sul dolore. Dopo la seconda guerra mondiale, ad Antibes Picasso ritrova la pace mediterranea e, politicamente impegnato, ne realizza un simbolo, la colomba. La guerra in Corea lo riporta a una nuova Guernica, questa volta nel ricordo della fucilazione dipinta da Goya. La sfida della Cappella della Guerra e della Pace, unitamente a Guernica e a Massacro in Corea fa di Picasso l'artista moderno più capace di metterci con forza poetica davanti all'orrore della guerra. Le parole di Sini ci conducono al senso e alla pratica della pace. Sini ricorda Whitehead per il quale la pace era un «modo di essere, non un concetto; piuttosto è un'azione simbolica, che ha qualche connessione con l'Arte e col Bello. In questo senso essa frequenta idealmente il mito e tutte le figure archetipiche dei primordi umani». Sini insiste: «Non lo starsene in pace o l'essere lasciati in pace nel proprio rifugio e nascondiglio ma, al contrario, l'essere totalmente aperti e nell'aperto, senza più protezione (come diceva Rilke), innamorati dello spettacolo degli altri e della bellezza della vita comune; dimentichi di profitti immaginari e interamente dediti alle imprese da affrontare con i compagni che il destino ci ha dato».
Straordinario periodo di creatività archistica fu il passaggio tra primo e secondo millennio. Il cuore dell'impero ottomano, che coinvolse soprattutto regioni della Germania, Milano e la Lombardia, fu attraversato da una corrente artistica di alto profilo, stilizzatat e colta, che è rimasta documentata in alcune esperienze architettoniche, in pochi affreschi, come quelli di Galliano a Cantù, ma soprattutto nelle miniature, negli oggetti di culto e nei simboli del potere. Appare evidente l'influsso di Bisanzio, ma prevalgono i segni di una nuova sensibilità e di un nuovo gusto propriamente occidentali. Il volume affronta lo stesso periodo in Francia, nell'Inghilterra meridionale e nei regni del nord della penisola iberica.
Teologo e studioso dei rapporti tra cultura pop e fede, l'autore racconta in queste pagine la meravigliosa storia del proficuo connubio tra cinema e Bibbia che ha fornito all'industria cinematografica una chiave narrativa universale con cui parlare a milioni di spettatori. «Sia la luce. E la luce fu». Accade nella Creazione e accade nelle sale cinematografiche quando un fascio di luce attraversa il buio per portare sullo schermo una storia: simbolica coincidenza che induce a riflettere sul lungo e proficuo rapporto tra Bibbia e cinema. Non solo il cinema ha preso a piene mani dal testo biblico storie popolari da raccontare, ma è intervenuto direttamente sull'immaginario degli spettatori, mostrando, per la prima volta in migliaia di anni, il Mar Rosso dividersi e Gesù - il personaggio storico più rappresentato - camminare sulle acque. Ma oltre a essere fonte inesauribile di soggetti, la Bibbia ha dato al cinema archetipi, schemi, trame per altre storie, come nel Western, sostanziale riscrittura della conquista della Terra promessa. Fino a che registi come Dreyer, Bergman, Pasolini, Tarkovskij o Tarantino vi hanno tratto ispirazione per parlare di conversione, redenzione, grazia, speranza.
La parola biblica deborda nei versi di Bob Dylan, costeggia l'opera di Woody Guthrie, preme nella "teologia del Padre" di Bruce Springsteen, sostiene la poetica di Johnny Cash, urla nella furia di Patti Smith. Che si manifesti nella lotta o nell'abbraccio, nella fede o nella sua negazione, il rapporto con la Scrittura feconda il canzoniere di alcune delle voci più significative del rock. Ed è proprio la distanza, la ferita che si apre tra la parola biblica e il suo riecheggiare nella musica pop a renderne fertile e vertiginoso il risuonare. Massimo Granieri e Luca Miele provano a catturare quegli echi inseguendo suggestioni e voci, incrociando percorsi, affastellando canzoni in modo dichiaratamente non sistematico, aperto e fluido. Prefazione di Antonio Spadaro.
La montagna per sua natura ha sempre avuto un aspetto attrattivo e un grande legame simbolico con il mondo della Bibbia e con la fede cristiana. Nel presente volume sono magistralmente presentati i principali aspetti di questo millenario rapporto con grande ricchezza di fotografie anche inedite.
Temi trattati:
– la montagna nella Bibbia, Sinai, Oreb, Monte Carmelo Ararat. Punti di incontro con Dio;
– santuari d’alta quota, luoghi santi sulle cime dei monti dove fede e memoria si incontrano;
– un Papa in Adamello, Giovanni Paolo II teologo della montagna;
– i Papi alpinisti, Pio XI, Giovanni Paolo II;
– santi e beati alpinisti, don Carlo Gnocchi, don Gnifetti, Contardo Ferrini;
– la picozza di Frassati, il beato Pier Giorgio Frassati ha scalato molte cime;
– Croci di vetta, punti di arrivo sulle cime e simboli di fede e vita;
– l’esperienza della Giovane Montagna, associazione e rivista nata ai primi del 900;
– la montagna nell’arte, lo sguardo degli artisti, da Leonardo a Cézanne;
– preghiere e canti di montagna, (preghiere e cori alpini);
– sacri Monti luoghi di preghiera, luoghi di preghiera eretti tra il XVI e il XVII secolo;
– alpini testimoni di fede, il più antico corpo di fanteria da montagna del mondo.
Un libro riccamente illustrato per tutti gli amanti della montagna. Una lettura avvincente per quanti vogliano scoprire quanti legami ci siano nella storia tra fede e montagna.La prefazione è del card. Gianfranco Ravasi.
Autore: Alfredo Tradigo giornalista, scrittore e poeta milanese è autore di numerose pubblicazioni tra cui Icone e santi d’oriente, L’uomo della Croce (San Paolo) e per l’editrice MIMEP: I Miei santi di Angelo Montonati.
Tutto il cinema a portata di mano, in un imponente volume di oltre 2.800 pagine. La nuova edizione del Farinotti fotografa il glorioso passato della cinematografi a, sin dalle prime pellicole mute e in bianco e nero, ma ne racconta anche il presente. Lo strepitoso trionfo internazionale dei film tratti da fumetti (tra tutti i due campioni d'incassi Black Panther e Avengers. Infinity War); l'Oscar a La forma dell'acqua di Guillermo del Toro (che aveva già ottenuto il Leone d'Oro); sul versante italiano: il ritorno dagli Stati Uniti di Gabriele Muccino con il cast stellare di A casa tutti bene, il Berlusconi rivisto da Paolo Sorrentino nei due controversi capitoli di Loro e i David di Donatello assegnati ai Manetti Brothers per il loro Ammore e malavita. Di stagione in stagione, il Farinotti si conferma un punto di riferimento per gli appassionati, gli studiosi e i semplici curiosi, perché nei giudizi, espressi sinteticamente in stelle, va incontro ai gusti del grande pubblico, tenendo sempre in considerazione il bello ma senza mai eccedere nelle raffinatezze di certa critica. Aggiornatissimo, contiene le schede di tutti i fi lm presentati alla 75ª mostra del Cinema di Venezia.