"Il Cucchiaio Verde" in edizione economica. Si inizia con un'esauriente introduzione - Curarsi con il cibo - sull'importanza di una sana e naturale alimentazione: le virtù di frutta e verdura, le giuste combinazioni alimentari, i sintomi e le malattie più comuni e gli alimenti consigliati per ciascuna. Si prosegue poi con un ricettario vastissimo - oltre 700 piatti diviso per portata dall'antipasto al dolce, fino alle tisane dopo pasto corredate da suggerimenti, consigli e notizie pratiche. Un inserto fotografico a colori correda il ricettario.
Dolci che riempiono l'anima. Profumi, sapori che accendono emozioni nuove e perdute. Un diario brillante all'apparenza surreale. Amori che vanno e vengono, shopping, viaggi, cene, lusso, passioni di una blondie girl figlia degli anni ottanta alla continua ricerca di un perché. Ma, forse, nella vita, non c'è mai un perché a tutte le cose.
La cucina diventa come una Madre e noi siamo davvero un insieme di ingredienti di vario genere e natura che, amalgamati da un sapiente Chef, stanno dando vita a sapori nuovi e inesplorati nello studio dell'Uomo.
Sono decenni che nel mondo occidentale una schiera di "esperti" sciorina senza posa formule magiche pronte all'uso per il dimagrimento. Sono quasi sempre le stesse, con poche varianti dettate da mode passeggere, e parlano di calorie, di bilancio energetico, di "entrate" che devono essere minori rispetto ai "consumi". Chi vuole perdere peso è poi bersaglio di un'infinità di diete, molte delle quali arrivate facendo un gran rumore per poi sparire pian piano nel silenzio. A queste si aggiungono i messaggi costanti e invadenti del marketing delle industrie alimentari, che ci condizionano a comprare cibi senza zuccheri (ma pieni di dolcificanti), cibi "light" poveri in grassi (ma pieni di zuccheri), cibi spacciati come naturali (ma pieni di conservanti) . Una palude di informazioni vaghe e confuse. E un solo dato certo: continuiamo a ingrassare. È necessario fare ordine. Perché le cose sono molto più complesse di come ce le raccontano. La verità è scomoda, ma affrontarla è urgente: qualcosa si è spezzato nel delicato equilibrio che lega il nostro metabolismo all'ambiente che ci circonda, e l'origine di questa frattura va ricercata nel cibo che ingeriamo: iperprocessato, ipercalorico e iponutriente. Solo un approccio scientifico può aiutarci a ritrovare quell'equilibrio perduto e a perdere peso per non ingrassare più.
Per noi italiani, sedersi a tavola è un vero e proprio rito, che merita di essere celebrato con piatti gustosi e un buon bicchiere di vino. Farlo tra le pareti domestiche, condividendo questo piacere con i nostri ospiti, è una soddisfazione ineguagliabile e alla portata di tutti, meglio se consigliati da un'esperta di cucina e da un grande appassionato di vini. Antonella Clerici e Bruno Vespa si cimentano in un libro che non è solo una guida all'abbinamento di cibi sfiziosi e ottimi vini, ma anche un insolito itinerario nel mondo della gastronomia italiana, attraverso i sapori, gli aromi e i prodotti tipici della nostra penisola, che in questo campo non conosce eguali. Dalle Alpi al Salento, dal Friuli-Venezia Giulia alla Sicilia, le aspiranti cuoche e gli amanti della buona tavola troveranno, per ogni stagione, famose ricette della tradizione regionale, pietanze classiche rivisitate con un tocco di fantasia, nuovi e sorprendenti accostamenti, piatti in grado di soddisfare i vegetariani e chi, pur seguendo una dieta, non rinuncia a premiare il palato. E, visto che l'Italia è la patria dei vini, accompagnano ogni portata due proposte enologiche mirate a esaltarne il gusto, magari anche grazie ai più arditi abbinamenti. Attraverso cento ricette e duecento schede dei nostri migliori vini, un viaggio ricco di suggestioni in cui la sapienza e la cultura tutta italiana dell'arte di cucinare sono indissolubilmente unite al piacere, altrettanto italiano, dello stare a tavola.
Cristian Bertol, chef e proprietario del ristorante "Orso Grigio" in Val di Non (Trentino), una stella Michelin, è un personaggio molto noto in televisione, amato e conosciuto da tutto il pubblico della "Prova del cuoco", a cui partecipa dal 2007. Il volume contiene 60 ricette - molte tra quelle presentate alla "Prova del Cuoco" - illustrate con foto di alta qualità, precedute da un'ampia introduzione sullo chef e sulla sua attività. Introduzione di Giovanni Mosna
Finger ovvero monoporzioni facili, riproducibili in casa, con l'uso "furbo" e necessario di strumenti aiuta-cuoco e ingredienti reperibili anche al supermercato. Centoquaranta ricette che però non sono solo bocconcini da prendere con le mani, ma vere e proprie ricette presentate e allestite con qualche piccolo trucco. Ecco allora che, al pari dei piatti, diventano protagonisti bicchierini, cucchiai, forchettine, accessori di plastica, stoviglie moderne... insomma tutto quanto possa trasformare anche il piatto più banale, pesante o dimenticato in un cibo con il dono della leggerezza e dell'ironia
Come mangiare da re senza una goccia di sangue blu nelle vene? Ci aiutano le 520 ricette di Nino Bergese, lo storico chef del ristorante "La Santa" nei carrugi del centro storico di Genova, cuoco d'elezione dell'aristocrazia e dell'alta borghesia italiane del Novecento. Ce n'è per tutti i gusti: salse, antipasti, primi, minestre, carni, pesci, crostacei, molluschi, farce, chenell uova, crêpes, soufflés, verdure, contorni, insalate, pasticceria e dessert. In variazioni su temi classici, ricerche raffinate di sapori, cibi nuovi e vini a Per imparare a cucinare piatti principeschi dall'esperienza diretta di un grande maestro della cucina italiana, "il cuoco dei re, il re dei cuochi" Nino Bergese
"Brillat-Savarin è stato per noi una scoperta recente. Avevamo già deciso di scrivere un libro di cucina per esprimere la profonda gioia che ci dà il cucinare e il grande conforto che ne abbiamo tratto vivendo all'estero. Volevamo celebrare la gastronomia e i piaceri dei sensi che si incontrano nel preparare il cibo, nel servirlo e nel mangiarlo. Cucinato, condiviso, consumato da soli, regalato; occasione d'incontro, simbolo di appartenenza a gruppi e a religioni, nutrimento del corpo e della psiche, il cibo è potentissimo antidoto contro l'isolamento e la tristezza. Ce ne siamo rese conto quasi per caso. Rosario, da bambina, nella cucina di casa si incantava a osservare la trasformazione degli ingredienti in pietanza; da adulta, all'estero, cucinava per mantenere la propria identità e ha cominciato ad apprezzare dettagli che danno piacere, come organizzare e riordinare la dispensa, fare la spesa nei mercati del quartiere e cucinare con i fiori del terrazzo. Molte alunne della sua scuola di cucina londinese frequentano i corsi da anni, perché hanno imparato che cucinare aiuta a stare meglio. Simonetta, cuoca per tradizione familiare e per necessità, ha sperimentato attraverso le vicissitudini della vita il valore catartico della cucina. Per lei, la cucina e la tavola, oltre a essere elementi fondamentali dell'esistenza, costituiscono un trionfo dei sensi, della bellezza e dell'ospitalità.