Vittorio Messori è il più noto scrittore cattolico a livello internazionale, autore di bestseller tradotti in tutto il mondo. Ha firmato, tra l’altro, due libri intervista con gli ultimi due papi. Eppure, Messori non è nato cattolico. La famiglia e la scuola ne avevano fatto un anticlericale e un razionalista della dura scuola torinese. Poi, nell’estate del 1964, accadde Qualcosa di imprevedibile: un incontro con il Vangelo – al quale dedicherà gli studi di una vita – che, come a forza, lo “converte”. Una storia insolita, in fondo drammatica, che Messori descrive per la prima volta in questo dialogo con il collega Andrea Tornielli, svelando particolari finora taciuti. Una svolta radicale, tale da rovesciare la sua vita e quella dei molti che, grazie ai suoi libri, scopriranno o riscopriranno la fede.
Uomo di frontiera tra le “due culture” – ha lavorato a lungo a «La Stampa» e da anni collabora al «Corriere della sera», ma si è impegnato anche ad «Avvenire» e nel Gruppo di «Famiglia cristiana» – Messori è credente dalla prospettiva cattolica ortodossa e, al contempo, non conformista, aliena da ogni clericalismo, integralismo o moralismo di sorta. «Giudico le idee di tutti. Non giudico la vita di alcuno», dice.
In questo libro – che è storia di una vita, ma anche riflessione di grande spessore culturale – si offre, tra l’altro, una replica ai pamphlets attuali che accusano di ignoranza o scarsa intelligenza chi abbia ancora il coraggio di dirsi credente. Una confessione ricca di conoscenza, ma anche di esperienza e di grande umanità. Per dirla con Pascal: «Pensavano di trovare un autore. Hanno trovato un uomo».
Quando nel luglio 2007 il Motu Proprio di Benedetto XVI ha ripristinato la celebrazione della Messa in latino, da più parti si sono levate vibranti voci di protesta. Il timore diffuso era – ed è – quello che papa Ratzinger avesse infine gettato la maschera, rivelandosi quel reazionario difensore della tradizione che i più accusavano essere fin dai tempi in cui era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cioè l’ex Sant’Uffizio.
A queste obiezioni Benedetto XVI ha replicato mostrando come la ripresa del rito latino non sia un “passo indietro”, un ritorno ai tempi precedenti il Concilio Vaticano II, bensì un guardare avanti, riprendendo dalla tradizione passata quanto di più bello e significativo essa può offrire alla vita presente della Chiesa.
Quello che papa Ratzinger vuol fare nella sua paziente opera di riforma è rinnovare la vita del cristiano – i gesti, le parole, il tempo del quotidiano – restaurando nella liturgia un sapiente equilibrio tra innovazione e tradizione. Facendo con ciò emergere l’immagine di una Chiesa sempre in cammino, capace di riflettere su se stessa e di valorizzare i tesori di cui è ricco il suo scrigno millenario.
Nicola Bux
Sacerdote dell’arcidiocesi di Bari, ha studiato e insegnato a Gerusalemme e Roma. Docente di liturgia orientale e di teologia dei sacramenti nella Facoltà Teologica Pugliese, è stato perito al sinodo dei vescovi sull’eucaristia
Don Lorenzo Milani (1923-1967), sacerdote ed educatore, è stato il fondatore della scuola di Sant'Andrea di Barbiana, il primo tentativo di istruzione a tempo pieno espressamente rivolta alle classi popolari. A lungo frainteso e ostacolato dalle autorità scolastiche e religiose, don Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del dopoguerra e la sua vita rappresenta per molti una testimonianza di scelta radicale in favore degli ultimi. I progetti di riforma scolastica e il tema della libertà di coscienza, anche nei confronti del servizio militare, compaiono in molte sue opere. Sulla base di documenti editi e inediti, di testimonianze e interviste ai suoi allievi ancora oggi viventi, viene ricostruita la parabola umana e spirituale di un grande protagonista del Novecento.
Stimolato dalle domande dei propri figli, l'autore affronta gli interrogativi più diffusi in materia di fede. Risposte chiare, semplici e concrete offrono una efficace introduzione alla religione cattolica, capace di illuminarne i fondamenti senza però evitare il confronto con le questioni più urgenti che animano oggi il dibattito sulla Chiesa. Il risultato è una guida per orientarsi nel labirinto delle domande, uno strumento utile per il vasto pubblico: dagli adolescenti in cerca di chiarezza, ai genitori e ai catechisti desiderosi di offrire argomentazioni convincenti a quanti domandano le ragioni della loro fede.
Dèi, angeli e demoni sono figure attraverso le quali, nella storia dell'umanità, hanno preso forma forze e poteri sovrumani. Ogni religione ha usato convenzioni e simboli per tentare di spiegare l'Inspiegabile. Il popolo dei devoti di ogni fede ha sempre desiderato cogliere almeno un frammento dei misteri legati ai propri culti e alle proprie divinità. E il tentativo di schiudere almeno in parte lo scrigno di verità custodito dalle religioni ha fatto nascere quell'arte di "raccontar storie", che di generazione in generazione ha tramandato miti, storie e leggende. Come su uno spartito musicale sono incastonate in questa raccolta le note più intense dell'immaginario spirituale di popoli e culture. Le storie appartengono al territorio delle grandi religioni, ma non si è tralasciata una fugace incursione nelle fedi animiste. In ogni storia si rappresenta l'eterna lotta fra il Bene e il Male. Demoni, draghi e creature delle tenebre sono sempre in agguato, ma altrettanto risoluti a fronteggiare l'eterna offensiva ecco nobili cavalieri, coraggiose eroine, maghi sapienti, santi, eremiti ed esseri illuminati. Un repertorio di figure e di vicende indimenticabili, un viaggio dove unica incontrastata protagonista è la fiducia nell'intervento di un Dio attento agli umili, ai diseredati, ai folli, ai visionari, a coloro che sanno di non poter bastare a se stessi, perché hanno sogni troppo grandi e guardano il cielo in attesa di un intervento del Soprannaturale.