Bene. Finalmente ce l'avete fatta. Avete coronato il sogno di una vita. Siete diventati Papa. E adesso? Non crederete mica che il lavoro di Papa consista solo nell'affacciarsi al balcone, la domenica e le feste comandate, e salutare la folla di piazza San Pietro? Niente affatto, Santità. Fare il Papa è un lavoro complicato, complicatissimo. Primo, il Vaticano: un labirinto, un dedalo di vicoli, piazze, palazzi, e dentro i palazzi stanze più o meno segrete, corridoio, ballatoi. Secondo, l'abbigliamento: mica che uno si sveglia alla mattina e si veste come gli pare. Eh no, ogni giorno ha la sua tonaca, e a seconda di appuntamenti, ospiti, ricorrenze dovrete cambiare l'abito. Che non farà il monaco, però aiuta. Terzo, i simboli: croci, anelli, pastorali; e poi ancora le cariche (Vicario di Cristo, Pontefice Massimo, Vescovo di Roma, Capo dello Stato), e gli impegni, e i collaboratori. Per aiutarvi quando sarà il momento della vostra salita al Soglio Pontificio, una guida, anzi la guida completa di ogni informazione utile, aneddoti e consigli, oltre a disegni, grafici e piantine che vi serviranno per orientarvi. E nel caso, remoto, non riusciate a farvi eleggere, potrete comunque dare buoni consigli ai fortunati neopapi.
Dal crollo del Muro e le lacrime della Bolognina al primo post-comunista al Quirinale, "Il libretto rosso (ovvero: la Cazzata Potiomkin)" ripercorre trent'anni di storia della sinistra da Seconda Repubblica. Una sinistra, come scrive Giulietto Chiesa nel suo saggio introduttivo, 'infessita a tal punto da non essere più capace di capire cosa sta succedendo, in che mondo si trova, quali sono i rapporti di forza'. È una storia in tempo reale. Perché, come ha sentenziato Mao Tse Tung, 'la critica va fatta a tempo; è vizio vano quello di criticare dopo'.
Pet-trainer, "educatore" degli amici a quattro zampe di vari divi dello spettacolo, Bash Dibra insegna in questo libro a socializzare con il proprio gatto, a vedere il mondo come lo vede lui, a capire il suo linguaggio. Il lettore, promette Dibra, imparerà le "parole" per insegnare al micio a non farsi le unghie sul divano, a non arrampicarsi sulle tende o a non mangiare le piante. Il gatto sarà un animale appagato e sano e della relazione gatto-padrone si potrà dire, come nelle fiabe, che vissero per sempre felici e contenti.
John Hoover è laureato, ha conseguito due master e ha alle spalle anni e anni di esperienza come quadro, dirigente, imprenditore consulente. Ma soprattutto è, o meglio è stato, un capo idiota, e come tutti i capi idioti ha portato le sue disfunzioni all'interno della catena di comando aziendale, senza rendersi assolutamente conto dei disastri che combinava. Poi ha cominciato a capire, e ha scritto libri sulla leadership, la creatività e le prestazioni manageriali. Ha viaggiato in lungo e in largo per far conoscere i vantaggi della leadership collaborativa e dell'organizzazione orizzontale; i suoi clienti erano gentili, e aspettavano che se ne fosse andato prima di ignorare i suoi consigli. Ha scritto questo libro per vendicarsi.
L'amore è una cosa meravigliosa? Da single è il massimo? Chi trova un'amica trova un tesoro? La chirurgia estetica fa miracoli? Ci sono cose che alle donne non dicono e cose che le donne non dicono. Alle altre. Agli uomini. A se stesse. Ma se dopo anni di baci e bacetti il vostro "principe" si ostina a non diventare azzurro, perlomeno cambiate rospo. Francesca Reggiani ha ottenuto grande successo in TV grazie a programmi come La tv delle ragazze, Avanzi, Tunnel, Cocktail d'amore e Convenscion. Ha recitato con Proietti, per Fellini, per Sordi e spesso per se stessa. Questo è il suo primo libro. Vorrebbe poter dire che tutto quello che racconta è pura fantasia e che i riferimenti a fatti e personaggi reali sono assolutamente casuali. Ma non è così.
"Ho sempre cercato di ottenere emozioni attraverso atmosfere particolari che riflettano angoscia, paura, fobie psicanalitiche", così dice l'autore. Non è la prima volta che Guido Crepax si misura con i grandi capolavori della letteratura, per rielaborare con il suo racconto per immagini ciò che nel testo era affidato alle parole. Ma nella personalissima versione de "Il processo" quest'operazione interpretativa gli riesce con particolare efficacia. Nei disegni di Crepax, la storia kafkiana emerge con un'inquietante forza visiva e con un impatto emotivo che riflette appieno le intenzioni dell'autore.