La "Fonte" vuole riferirsi alla fontana, come la chiamavano gli abitanti del posto, ma anche all'origine dei rituali di iniziazione ad essa collegati, ai Templari e alle loro radici. "Nascosta" poiché nota solo a chi doveva esserlo. La Fonte di Pescosansonesco, apparentemente un luogo qualunque, cela un segreto, come la fontana delle 99 cannelle di L'Aquila, un ruolo straordinario che emerge dal contesto in cui si trova e dai numerosi simboli esoterici in essa contenuti. Essa non è che il punto di partenza per un viaggio nell'esoterismo.
Le storie del libro raccontano i diversi modi in cui la lebbra, forma estrema della malattia e dunque paradigma esemplare della fragilità umana, è stata messa in rapporto con la santità, offrendo uno spaccato di oltre mille anni di spiritualità cristiana. Tutti conoscono l'episodio dell'incontro di Francesco con il lebbroso; ma non tutti sanno che sullo sfondo di quella scena ce ne sono molte altre simili, ben presenti all'uomo del Duecento, tutte originate dal testo evangelico. I protagonisti sono personaggi diversissimi: dall'imperatore Costantino al monaco Iosafat, figura occidentale del Buddha; dall'ex soldato Martino, vescovo di Tours, alla principessa d'Ungheria Elisabetta, fondatrice di un ospedale; e ancora il leggendario saint Ladre" (ovvero "San Lebbroso") e Aleydis di Schaerbeek, monaca lebbrosa dalle folgoranti esperienze mistiche."
Questo saggio propone un confronto tra Testamento e Lettere di Santa Chiara, analizzando il vocabolario e i concetti espressi nei diversi Scritti. Il Testamento di Santa Chiara, negli ultimi cinquant'anni, è stato al centro di diverse discussioni. La principale ha riguardato l'autenticità di questo scritto, messa in dubbio di volta in volta per questioni riguardanti il contenuto, la tradizione manoscritta o la forma. Il libro si rivela uno strumento prezioso per cogliere l'originalità del linguaggio di Chiara, che diventa specchio della sua singolare esperienza cristiana; si spiega così la persistente attualità del suo carisma.
Il volume tratta l'antica arte dei magistri costruttori, lungamente elaborata nel corso dei secoli e tradizionalmente trasmessa con l'esempio pratico e l'insegnamento "da bocca ad orecchio". "De secreta Architectura" indaga molteplici fattori, tecnici, filosofici, metafisici, geometrici, musicali, astronomici e simbolici, per comunicare i tanti segreti costruttivi dell'architettura del passato, dall'età dei Greci e degli Etruschi ai Romani e poi dal Medioevo sino agli inizi del Rinascimento. Un piccolo trattato che conduce il lettore attraverso le immutabili armonie geometrico-metafisiche e armonico-musicali che risuonano e si amplificano nel cuore e nella mente del cercatore della verità che vuole coscientemente penetrare nel mistero dell'universo. Gli edifici sacri di cui si tratta nel libro costituiscono, infatti, un'allegoria, una proposizione di leggi super umane, sintesi di materia e spirito, in modo che ogni elemento abbia quale scopo ultimo l'agire sulle corde emozionali dell'uomo per aiutarlo ad accedere a una realtà a lui sconosciuta.
I due saggi contenuti in questo volume procedono, parallelamente, verso l'obiettivo comune di contribuire a un arricchimento del dibattito relativo all'interpretazione de "La Primavera" di Sandro Botticelli. Il saggio di Vincenzo Guzzo esamina il rapporto tra il dipinto e l'idea neoplatonica di "Anima Mundi" ed espone una lettura ermetica dell'opera. Inquadra storicamente il periodo, passa in rassegna vari aspetti culturali del contesto, sviluppa un'inedita interpretazione alchemica dell'opera ed espone le più rilevanti tra le altre ipotesi interpretative del dipinto. Il secondo saggio mette in campo, con ampia documentazione iconografica, una nuova e originale lettura simbolico-botanica del dipinto connessa a una serie di riflessioni relative alla tradizione degli "Inni Orfici" e del Neoplatonismo, corredate da numerosi e pertinenti riferimenti testuali. Entrambi i saggi, pertanto, si integrano e si armonizzano all'interno della tradizione ermetica e, con i loro contenuti innovativi, si inseriscono nel vasto e complesso dibattito che, su questo dipinto, ha coinvolto numerosi studiosi a livello nazionale e internazionale.
Randazzo è un antico borgo medievale ai piedi dell'Etna dove ancora si respira l'aria di un passato lontano, ricco e nobile di quella che fu una delle più importanti città della Sicilia durante il Medioevo. In quest'opera, il lettore percorrerà un viaggio che lo porterà tra i vicoli di questo sperduto borgo del Sud, scrigno di storia e leggende. Con lo scorrere delle pagine, esso, scoprirà come astronomia, geometria, matematica e perfezione delle forme sono in ogni linea architettonica di questa città; passo dopo passo si addentrerà, in una Randazzo "misteriosa" fatta di simboli e codici da decifrare svelando gli enigmatici segreti che furono sapientemente celati tra le sue pietre.
L'esame dei rapporti tra Chiara e il papato permette di cogliere nella sua complessita la storia del movimento religioso femminile" nella prima meta del Duecento. "
La questione dell'autenticita del Privilegium Paupertatis e del Testamento. Attraverso un'approfondita indagine dei rispettivi generi letterari e del contenuto dei testi, l'Autore giunge a dimostrare che si tratta di due falsi.